Gattina Ottanta

"Spegnete le tv e varcate la soglia di una cucina in pieno servizio. Se non vi arriverà una coltellata volante potrete dire di aver visto il più grande controsenso della vita. L' unico ambiente pieno di vuoto." Vi stanno fregando. E alla grande! La cucina non è come ve la vogliono far sembrare, non è come ve la stanno vendendo. La ristorazione è tutt' altra cosa da quella finta inscatolata dai media. Qui da noi esiste il caos organizzato, la gerarchia di squadra, la fretta calma, il vaffanculo rispettoso, la consapevolezza incosciente, l' emozione di fare sempre le stesse cose, tutti i giorni, in maniera differente. Già, la monotonia improvvisata. Vi fanno vedere chef che urlano, gente che sbatte padelle, altri che insultano e mettono pressione. Vi fanno vedere gente senza basi che fa piatti colorati, gente senza cultura che usa prodotti delle grosse multinazionali, gente senza predisposizione al sacrificio che pensa che un piatto bello e colorato valga una carriera di riconoscimenti. Tutte cazzate. La cucina è tutt' altra cosa. E' una cosa talmente eviscerale che rinchiuderla in uno schermo piatto al plasma o in una scaletta di un programma è quasi offensivo. La cucina è l' infanzia di ognuno di noi, la rincorsa impossibile a quei profumi, a quei sapori, a quei ricordi. Qui si vive per sentire il calore della fiamma sulla propria pelle, non per la gloria. Qui ogni giorno ci si mette in discussione, ci si mostra nudi di fronte a sconosciuti, gente che fa km solo per assaggiare del cibo. Qui lo CHEFFFFFFFFF non è colui che insulta senza motivo, che urla come un oca, che è pettinato come una diva e che parla un italiano perfetto e scandito. Qui lo chef fa squadra, tutela le pedine deboli e le fa crescere, evidenzia gli errori ma solo dopo averli corretti, accetta le critiche anche dal cliente più sfigato, cerca di trasmettere il proprio essere traducendolo attraverso un collettivo, parla male, pensa male e spesso si fa capire male. Non dateci del "lei". Il "lei" se lo merita una ricciola pescata ad amo che ha combattuto 3 ore prima di cedere al suo pescatore. Il "lei" se lo merita un manzo allevato per anni con mangimi naturali che ruminava nei pascoli della maremma toscana sognando di fare il toro. Il "lei" se lo merita quel pomodorino che pende dall' alto che grazie alla sua scorza dura resiste a tutto l' inverno. Non siamo divinità. Siamo di vino e non divini. Siamo casalinghe con la barba, pirati senza né barca né bussola, scarti di una società troppo standardizzata. Siamo lunatici, strani, sovrappensiero perennemente, insicuri sulle nostre sicurezze, perennemente in esame con le nostre certezze e costantemente giudicati dal tribunale del gusto. Siamo tutt' altra cosa da quella che vi stanno facendo vedere. Vi stanno fregando. Spegnete le tv e varcate la soglia di una cucina in pieno servizio. Se non vi arriverà una coltellata volante potrete dire di aver visto il più grande controsenso della vita. L' unico ambiente pieno di vuoto.

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Gattina Ottanta

Ferrero rocher o Choco fresh ? Un vecchio filosofo affermava "quando la vita ti mette di fronte a delle scelte, tu evita sempre di farle ." 🤣

Gattina Ottanta

Petto di pollo e uova alla pizzaiola Ecco la ricetta per il Petto di pollo e uova alla pizzaiola: In una padella fate soffriggere un po' di olio, l’aglio tritato, la cipolla affettata sottile, i pomodorini tagliati a metà. Poi aggiungete il petto di pollo a pezzi e fate rosolare. Aggiungete un bel po’ di origano, il sale e un po di pepe. Mescolate bene, aggiungete mezzo bicchiere di acqua e fate cuocere per 15 minuti. In ultimo sgusciate direttamente in padella un uovo a testa e lasciate sulla fiamma ancora due minuti. Controllate di sale e servite con dei crostini di pane.

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