Francesco Cartisano

PILLOLE DI STORIA:

2018-11-13 11:02:27

ULTIMA FERMATA: ODESSA.Quel mattino del 10 agosto del 1944, a Strasburgo, Alsazia Lorena, sul confine tedesco, qualunque passante incuriosito avrebbe potuto osservare una veloce teoria di enormi, nere e sinistre berline, alcune con la bandierina del Reich, ma anche anonimi camion seminuovi, scaricare in fretta decine di uomini di mezza età davanti l'ingresso del prestigioso hotel Maison Rouge. Alcuni hanno il piglio bieco e sprezzante del carceriere, altri la sobria eleganza dell'uomo d'affari. Sono in tutto 77 uomini e sembrano personaggi importanti. In effetti lo sono. Rappresentano la crema criminale dell'impero del male nazista. Gerarchi, alti burocrati e caporioni delle SS, Bormann, Muller, Canaris , Skorzeny, addirittura Speer, l'architetto del regime e il prediletto di Hitler. Gli altri sono invece gli industriali e banchieri cinici e avidi che hanno dapprima finanziato l'ascesa al potere del folle caporale boemo, dopo hanno accumulato enormi fortune con la produzione industriale di guerra, ma anche con lo sfruttamento di milioni di schiavi prigionieri, soprattutto ebrei. Li attende una tre giorni di intenso lavoro, alcuni dicono quattro, nella più grande sala dell'hotel, controllata da scherani armati di mitra. L'ordine del giorno del convegno è "sopravvivere". Nessuno dei presenti si fa illusioni sul futuro nazista. A Est 230 divisioni di unni russi premono sulle frontiere tedesche ansiose di vendetta, massacri e strupri. A Ovest la poderosa e ben nutrita armata angloamericana avanza lentamente, per non subire troppe perdite, dalla Francia, dopo il riuscito sbarco in Normandia. I convenuti sono tutti quanti personaggi compromessi col Nazismo. Agli uomini di potere e ai militari, sulle liste nere da tempo dell'OSS americano, in caso di cattura, toccherebbe solo una breve preghiera, l'ultima sigaretta e la forca. Agli industriali invece la confisca totale dei beni e comunque un soggiorno non breve e poco gradito nelle diroccate carceri nazionali. Il piano, predisposto da tempo, viene rapidamente approvato. Bisogna solo discutere i dettagli. Ha il nome in codice di ODESSA, un complicato acronimo tedesco. Nessuno prende appunti scritti, troppo pericoloso. Gli industriali e i banchieri faranno dunque confluire gran parte dei loro beni su conti svizzeri, dove già pare esista presso l'UBS una fortuna, nella disponibilità delle SS, di 123 tonnellate di oro fino, l'oro dei denti degli ebrei, ma anche altri Stati amici neutrali, Spagna, Portogallo, Turchia, Argentina, Paraguay. Inoltre finanzieranno la fuga degli uomini compromessi col regime attraverso una rete di corrieri, i celebri "Lupi mannari", ma anche attraverso la "via dei conventi", francescani soprattutto, disseminati lungo le direttrici Monaco- Costanza - Svizzera e dopo Monaco- Austria - Italia e il punto di imbarco di Genova. Una volta al sicuro all'estero, i fuggitivi, dotati alla partenza di documenti falsi, diventeranno direttori commerciali e dirigenti delle nuove industrie tedesche, trasferite e avviate nelle nuove Nazioni con ingenti capitali, ma tenteranno anche di ricostituire le fila del Nazismo e magari di un quarto Reich. Fino a questo punto succintamente la vicenda, che esplode nel 1972, con l'uscita del libro "The Odessa file" del celebre scrittore Frederich Forsyth, il quale avrebbe avuto informazioni in un colloquio riservato a Vienna addirittura da Simon Wiesentall, il celebre cacciatore di nazisti. Bisogna anche dire che storici di vaglia hanno sempre negato l'esistenza di ODESSA, parlando più genericamente di efficienti vie di fuga con più soggetti e più organizzazioni indipendenti. Forse ODESSA non è realmente mai esistita, ma un dato è tuttavia certo. Criminali del calibro di Bormann e Mengele, non sono morti con una sciabola in mano in una carica disperata fra le macerie di Berlino, ma in qualche comoda e ombreggiata fazenda sudamericana, magari con il conforto di un esercito di schiavi indios a servizio. Il sogno di una vita

Francesco Cartisano

NAVI,TRENI E AEREI:

2018-11-13 10:56:39

GIORNATA DURA OGGI PER IL CAPOTRENO:

1  
Francesco Cartisano

NOZZE DELL'EST:

2018-11-13 08:06:43

Il padre si è venduto la camicia per poter sposare la bella figlia Olga Ivanka.

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21