Mi chiamo Francesco, amputato gamba sx, paziente di cannabis terapeutica da 8 anni, coltivatore di canapa legale, perito chimico, corso universitario La Cannabis Medicinale La mia passione più grande sono le piante officinali CANNABIS CONSULTANT .

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Far conoscere alle persone l'emergenza terapeutica che i pazienti di cannabis stanno vivendo sulla loro pelle a causa dell'incuria politica, dell'ignoranza sul tema cannabis, della mancanza di farmaco!


Lo stato ha abbandonato noi pazienti di cannabis terapeutica, ma noi resistiamo, il nostro amore è profondo come l'oceano e chiaro come la luce dell'alba. Siamo l'esercito degli ultimi, degli oppressi, dei derisi e combatteremo porgendovi l'altra guancia. Come un leone la verità non avrà bisogno di essere difesa, si difenderà da sola. 

OLIO ESSENZIALE DI CANAPA VARIETA' CARMAGNOLA, messaggio privato per info

INTERVISTA canapamedica.it

MI PRESENTO 

Mi chiamo Bacchin Francesco, veneto di 25 anni, sono un perito chimico e dal 2016 coltivo canapa industriale. Ho la passione per l’agricoltura e l’allevamento sostenibile del pollame che mi aiuta nella gestione dei campi di canapa. A ottobre 2018 ho terminato il corso di perfezionamento universitario “la cannabis medicinale” a Padova. Questo corso, il primo universitario, della durata di 1 anno, aperto a chiunque abbia laurea triennale, ha trattato la pianta di cannabis a 360 gradi con particolare attenzione agli aspetti medici, ma anche alla parte fitochimica, botanica, coltivazione e gli aspetti psicologici dell’assunzione di cannabis. Il livello del corso è stato ottimo, pionieristico oserei dire, rigoroso materiale scientifico e docenti preparati anche dall’estero.”  Ho iniziato un lavoro come consulente e formatore nell’ambito della canapa industriale 

L’incidente e le cure tradizionali

Nel 2006 a seguito di un violento incidente stradale (un tir mi tagliò la strada mentre in bicicletta attraversavo un semaforo) ho subito, a livello transfemorale, un’amputazione alla gamba sinistra che mi causa dolore neuropatico e in certi momenti vere e proprie crisi epilettiche ai nervi del moncone. Anche se capitano raramente, in maniera grave circa una volta all’anno, queste crisi mi debilitano al punto di dover restare allettato diversi giorni.

Ancora oggi soffro di flash back post traumatici e sintomi da PTSD ( sindrome post traumatica da stress) 

Subito dopo l’incidente, per un anno, mi hanno trattato anche con benzodiazepine, fans (ai quali ho sviluppato importanti allergie con rischio di shock anafilattico), oppiacei per il dolore neuropatico. Non prendo più niente di tutto ciò, utilizzo esclusivamente la cannabis terapeutica per trattare i seguenti sintomi:

allergie, psoriasi, riniti allergiche, sinusiti croniche, metabolismo, mucose gastriche, intestino, umore, mal di testa, DPTS, male alle ossa, dolore neuropatico (probabilmente ho dimenticato qualcosa)

Nel 2011, a 18 anni, ho scoperto la cannabis, fumando il mio primo spinello con amici. Da subito ques’esperienza mi diede un senso generale di sollievo e in pochi mesi mi portò ad un nuovo equilibrio omeostatico a 360 gradi che tuttora persiste: il dolore è ridotto se non assente, le crisi sono diminuite drasticamente, i flash back dell’incidente sono ormai quasi assenti ed ho una migliore tolleranza alla protesi.

La prima volta che mi hanno prescritto cannabis, nel 2016, si trattava di 0,03g di cannabis FM2 [NDR. cannabis prodotta in Italia] polverizzata, una dose omeopatica, io che già utilizzavo la mia autoprodotta notavo fra le due qualità una differenza abissale!

L’FM2 infatti, viene venduta ai pazienti polverizzata, non viene fornita la cima del fiore intera come nel caso del Bedrocan, in più, è abbattuta microbiologicamente con i raggi gamma (è scritto anche nel sito del farmaceutico militare) e questo significa che se la si guarda al microscopio come ho fatto io non si vedono le ghiandole dei tricomi intatte. Di conseguenza l’FM2 non ha molto odore, manca dei terpeni e di molte altri composti volatili che si degradano a seguito della macinazione e del trattamento a raggi gamma. Mancando i terpeni manca l’effetto entourage ovvero l’effetto sinergico dei cannabinoidi con il resto del fitocomplesso.

Rispetto a quella autoprodotta manca del fitocomplesso preservato proprio perchè viene macinata e abbattuta ai raggi gamma. Quella autoprodotta se fatta bene è più potente quindi è più antidolorifica, più antinfiammatoria. Vorrei specificare che una pianta autoprodotta per prima cosa deve essere matura e in salute ovvero non deve avere muffe, funghi nocivi e pestilenze tipo afidi. In secondo luogo è importante non usare pesticidi e diserbanti perchè la pianta essendo una fitodepuratrice li assorbe e si rischia l’intossicazione.

Nel mio caso non ho una dose quotidiana e consumo al bisogno. Ad ogni modo quando uso il vaporizzatore uso circa 0,2/0,3 grammi di fiore e non supero mai 1 grammo al giorno.

Su Internet tramite la mappa let’s weed, ho trovato un medico vicino casa: Dr.Giovanni Panzuto che mi ha chiesto 100 euro per la visita e la prescrizione e poi ho dovuto pagare l’FM2 ad un prezzo che ho rimosso per fortuna dopo averla aspettata 2 mesi in farmacia! 2 mesi!




La Cannabis per me rapperesenta SPERANZA, CONDIVISIONE, AMORE, CONOSCIENZA, COSCIENZA, SOSTENIBILITA'... LIBERTA'

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