Founder President
Founder President
Alla "Verità” si tende quando vi è armonia tra pensieri, parole e azioni. Esprimere un pensiero in pubblico, averne in mente un altro, e infine agire in modo del tutto differente da quanto si è detto e pensato, denota disarmonia e carenze.
Carlo Pili
Founder President
Il mito della caverna di Platone🌿🌿🌿
All'interno di una caverna ci sono dei prigionieri che hanno sempre vissuto lì; essi sono incatenati (le catene simboleggiano l'ignoranza) in modo da non potersi mai voltare. Fuori dalla caverna c’è un muro, dietro al quale camminano persone (che possiamo identificare con i sofisti) che portano sulla testa statuette raffiguranti oggetti di vario genere. Dietro questi individui vi è un fuoco intenso (la realtà) che proietta nella parete della grotta davanti agli uomini legati le immagini degli oggetti (l'apparenza). Non avendo mai potuto vedere nient’altro, i prigionieri, osservando le ombre, pensano che questa sia la realtà. Uno di loro (associato a Socrate), però, si libera e si volta; esce dalla grotta, oltrepassa il muro e inizialmente è accecato dalla luce del Sole. Guardandosi intorno, però, egli osserva il mondo reale e nota che tutto è più vero degli oggetti che sono proiettati e che è il Sole la fonte delle ombre, in quanto per Platone esso rappresenta l’Idea del Bene-Bello (kalokagathia). Il prigioniero tornerà indietro per narrare ciò che ha visto ai suoi compagni, ma verrà deriso e ucciso. Il mito (o meglio, l'allegoria) che troviamo all'inizio del libro VII de La Repubblica, spiega la distinzione fra Iperuranio (sede di tutte le Idee) e mondo sensibile (sede delle copie imperfette delle Idee). ❤️❤️❤️