IL CAMBIAMENTO

A volte aneliamo al cambiamento ma non sappiamo da che parte incominciare, altre volte esso sopraggiunge all'improvviso cogliendoci impreparati; tuttavia il cambiamento è l'unica certezza che abbiamo, perché tutto intorno a noi è in continua evoluzione: le persone, i luoghi, i sentimenti, la natura.Noi stessi non siamo uguali alle  persone che eravamo ieri.La vita è cambiamento e il cambiamento è vita.L’arte del cambiamento è insita in ogni essere umano. È un’abilità innata, esattamente come la capacità di camminare, dobbiamo semplicemente ri-scoprirla.Quando apriamo la porta all’accettazione di una situazione che non possiamo cambiare, creiamo le condizioni necessarie per decifrare il messaggio che la vita ci sta offrendo in quel preciso momento, aumentando le nostre capacità ed avviarci così verso un cambiamento evolutivo. Certamente accettazione non significa rassegnarsi e fare la vittima, ma bensì prendere atto della situazione con molto coraggio, determinazione e onestà. Accettare una situazione non piacevole comporta avere fiducia nel fatto che l’Universo sta lavorando sempre a nostro favore, mai contro di noi, anche se non sempre ce ne rendiamo conto.Chi fa giardinaggio sa bene che la pianta crescendo ogni tanto ha bisogno di essere rinvasata. Quando la vita (o il Sublime Artefice dei Mondi) ci trapianta, ci toglie da vecchie relazioni, vecchi lavori lo fa perché sa che ci serve nuova terra, un vaso più grande. L’Universo sa bene cosa è meglio per noi. Perché abbiamo paura di rimanere senza vaso? La domanda che ci dovremo porre di fronte alle difficoltà non è: "cosa vi sia di sbagliato ora?" ma piuttosto: "cosa c’è di perfetto qui?" ovvero: "in che modo quello che sta succedendo serve per la mia evoluzione?"Quando la vita ci pone di fronte un semaforo rosso è per insegnarci la novità, non per punirci. L’impazienza è la reazione mentre la pazienza è la risposta. La crescita, e quindi il cambiamento, è evoluzione, non rivoluzione.Ciò che spaventa più di tutto il resto è la paura di fallire. Tuttavia gli errori fanno parte del processo di apprendimento. Tutti coloro che sono riusciti a realizzare i propri sogni  sono stati principianti che hanno fatto i loro buoni errori ma non si sono lasciati scoraggiare da questi, tutt'altro, li hanno considerati dei maestri per rettificare ciò che non andava, e questo li ha portati alla realizzazione di se stessi. Quando accettiamo la nostra fallibilità ci stiamo dando il permesso di cadere e imparare a rialzarci. I giudici più implacabili siamo proprio noi stessi: quando siamo capaci di accantonare definitivamente i giudizi che ci paralizzano, imbocchiamo la strada verso la trasformazione. Quindi amici e amiche, fratelli e sorelle carissimi muoviamo e rinasciamo ogni giorno, abbracciamo il cambiamento che significa accettare quello che non possiamo cambiare, avere fiducia nel Divino che vive in noi, pazientando, esercitando il silenzio e quando occorre anche sbagliando più che possiamo...Carlo Pili