
STORIA D'ITALIA
Articolo che apre il ciclo della storia di Italia e che ne esplorerà le sue vicende dalla VIII secolo a.C.

LA BRULICANTE PENISOLA ITALICA
GLI ETRUSCHI
Gli Etruschi, pragmatico popolo, di antichissime origini e che si pensa sia il frutto della unione graduale della civiltà villanoviana e di alcuni popoli anatolici, chiamati dai Greci come i "Tirreni".
Essi hanno subito un processo evolutivo impressionante e, le loro avanzate tecnologie, soprattutto in ambito metallurgico; permetteranno a questo popolo di espandersi in tutta la pianura padana e arrivare anche fino in alto Lazio e alla Campania.
Grandi lavoratori di ferro, rame e piombo(presenti in toscana), gettarono le basi anche per un fiorente commercio con i Greci oltre che essere grandi agricoltori.
Il loro sistema socio-politico era basato sulle aristocrazie cittadine che, grazie alla loro rete di commerci, facilitavano le alleanze politiche.
Tuttavia non costituiranno mai un potere centrale ma piccoli centri sparpagliati.
Da citare è l'alleanza delle dodici città che, grazie alla sua funzione religiosa, ci fa capire come religione e politica all'epoca erano profondamente legate.
I GRECI
Come sappiamo l'influenza greca arrivo preponderante in tutto il Sud d'Italia e ne fece prosperare le coste che erano piene di città-stato.
Il loro sostentamente principale erano i commerci ed erano in genere legati da un speciale vincolo alla loro madrepatria.
Tuttavia troviamo in Sicilia e in Puglia, due grandi potenze che riusciranno a fronteggiare i Romani prima e i Cartaginesi poi.
Erano comunque città basate su un senato ed una assemblea che garantivano una democrazia basata sulla forza degli aristocratici.
Da ricordare il loro scontro con gli Etruschi in Campania per il controllo di Capua, importante nodo commerciale.
LE ALTRE POPOLAZIONI
Gli Italici popolava l'entroterra e avevano un sistema sociale arretrato rispetto ai greci ed etruschi.
Erano un insieme di tribù che si estendevano continuamente fino ad arrivare a minacciare Roma, la campania e Taranto.
I Latini invece erano un mix tra popoli autoctoni e alcuni villanoviani.
Si estendevano nel Lazio dove fondarono molte città tra cui la famosa Alba Longa e Roma.
Come gli Etruschi, avevano una grande rete di politica cittadina basata sulla religione.
Sono da citare anche i Liguri, i Veneti, gli Umbri, i Sanniti, gli Iapigi e gli Enotri.
UN PICCOLO VILLAGGIO NEL LAZIO
Agli albori Roma era un piccolo villaggio nato lungo la via del Sale, una ricca rete commerciale.
I Latini volevano creare un nodo commerciale che legasse i commerci dell'entroterra ai fiorenti scambi marittimi del Tirreno.
Inoltre laa sua posizione sopraelevata e la sua vicinanza al Tevere fornirono al villaggio una adeguata protezione dai possibili attacchi nemici.
Roma non nacque in un solo giorno ma fu una unificazione tra vari popoli che abitavano i colli.
Così facendo questo meccanismo permise la formazione di una città vera e propria.
Anche se non si ha un idea precisa sulla reale fondazione della città, molti pensano sia da collocare nella seconda metà del VII sec aC.
Se invece seguiamo la leggenda greca, Roma fu fondata dai superstiti di Troia dopo che Enea arrivò sulle coste del Tirreno.
La versione locale invece ci dice che essa fu fondata da Romolo, figlio di Rea Silvia e Marte.
Romolo e Remo erano due gemelli abbandonati dal Re Amulio che, dopo aver spodestato suo fratello Numitore, temeva di essere tradito a sua volta.
I due pargoli, lasciati alle acque del Tevere, si salvarono e vissero allevati da una lupa.
ROMA MONARCHICA
Secondo la tradizione i Re di Roma furono sette ma, a causa della grande finestra temporale, si prende in considerazione l'esistenza di altre figure regnanti.
Probabilmente mancano all'appello alcuni re di origine etrusca in quanto è molto probabile che alcuni vennero spodestati o, semplicemente, non ebbero nessun rilievo alla evoluzione cittadina.
Dal 735 aC al 509 aC la città si incamminò come potenza egemone prima nel Lazio e poi nella intera penisola.
Quando si citano i famosi Re, molto spesso si indica inconsciamente l'evoluzione a livello architettonico della città.
Oltre a Romolo che fu sostenuto da Tito Tazio, abbiamo i seguenti regnanti e le loro opere:
-NUMA POMPILIO --> riformatore delle strutture religiose;
-TULLO OSTILIO --> riformatore delle strutture militari;
-ANCO MARCIO;
-TARQUINIO PRISCO --> rivoluzione tecnologica(l'agricoltura diventò la fonte primaria di cibo, bonifica delle zone vicino ai colli);
-SERVIO TULLIO --> allargò il Senato a 300 membri, riformò la distinzione tra città e campagna, riformò la divisione delle tribù in base al domicilio ;
-TARQUINIO IL SUPERBO --> seppur ricordato come tiranno, le fonti ci fanno rivalutare la sua figura in base alle grandi vittorie militari e grazie agli accordi con potenze mediterranee;
A livello territoriale la conquista completa dei coli avvenne VII sec aC.
Di questa età troviamo alcuni monumenti tra cui Comitium, luogo di raccolta delle assemblee cittadine; la Curia, luogo del Senato; un sistema fognario e la Regia, luogo sacro degli Dei poi trasformato nel tempio di Vesta.
Con questa espansione, Roma divenne una città enorme per l'epoca e il suo dominio iniziava a farsi sentire su tutto il lazio, sopratutto dopo la conquista di Alba Longa e di altre città latine.