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Giappone Antico

07/04/2019, 15:51

Breve articolo dove riporto riassumo i periodo che vanno dalle origini del Giappone al periodo Yamato

IL GIAPPONE

Origini del popolo


Sebbene i primi ritrovamenti di fossili umani risalgono a circa 30.000 anni fa, molti storici fanno risalire le prime migrazioni dal continente asiatico a 200.000 anni fa.

Abbiamo molti gruppi migratori che provengono,  con un periodi che vanno da 30.000 a 15.000 anni fa, da tutto il continente asiatico.

Questi spostamenti di massa avvenivano tramite tratti di mare congelati a causa dell'ultima era glaciale.

Infatti il territorio giapponese era collegato al resto del continente in quel periodo.

Sfortunatamente non si possono avere conferme in quanto molte città situate sulla costa oggigiorno sono sepolte dal mare.

Comunque possiamo delineare una sorta di abitudine nomade per i vari gruppi di persone.

Le varie tribù erano una sorta di famiglia allargata che arrivava fino a circa 100 persone massimo.

Così facendo si creavano delle suddivisioni per la raccolta del cibo.

Molti erano si dividevano tra cacciatori e raccoglitori di bacche o frutta.

In questo periodo la popolazione totale aumentò grazie alla abbondanza delle risorse ma si pensa che non superò mai le 20mila unità.

Verso la fine del Paleolitico si iniziano a creare i primi insediamenti e quindi una fase che porterà alla creazione di una società organizzata e non più ad un popolo nomade.

Questo portò anche alla creazione di un sistema di commercio, famoso per l'ossidiana usata per la creazione dei primi utensili.

Gli insediamenti più importanti divennero Babadan(Miyagi), Takamori(Miyagi),  Hoshino(Tochigi),  Fukui(Nagasaki),  Nogawa(Tokyo),  Iwajuku(Gunma) e Minotogawa(Okinawa).


Periodo Jomon & Periodo Yayoi(400 a.C.-250 d.C.)


Ritrovamenti di vasi in ceramica ci fanno credere che la produzione risalga a circa 13.000 mila anni fa, rendendoli i più antichi fin'ora.

Questo dati ha fatto pensare che il loro utilizzo possa essere associato ad una vita sedentaria.

Il simbolo di questo periodo è l'insediamento di Sannai-Maruyama, nella prefettura di Aomori, che prosperò tra il 3500 e  il 2000 a.C.  occupando 40 ettari di estensione ed avendo una popolazione di circa 500 unità.

Questo fa anche capire che le esigenze alimentari fossero cambiate e che quindi richiedesse anche l'uso della agricoltura.

Prima dell'uso del riso (seminato a partire dal 1000 a.C.), era coltivato il giavone.

Un'altra scoperta tecnologica è l'uso di arco e frecce, utile durante la caccia.

Le popolazioni, inoltre, si cimentarono nella pesca e nell'uso alimentare dei molluschi.

Altra nota importante è l'inizio del riscaldamento globale attorno al 15000 che causò l'alzamento del livello del mare e quindi allo spostamento di diversi insediamenti.

Questo arco di tempo continuò fino al 5000 circa quando avvenne un'altra mini-era glaciale.

Importante fu l'introduzione della canapa e la creazione degli oggetti laccati, avvenuto intorno al 4000.

Tutte queste mutazioni e migliorie portarono all'aumento della popolazione, che in maniera costante, passò dalle 20.000  alle 200.000 unità nel 3000a.C.

Tuttavia ci fu un drastico calo e la popolazione si stabilizzò a 100.000 unità.

Le cause di ciò sono ancora poco accurate ma forse sono collegabili alla nuova fase glaciale di questa epoca.

Ultimo ma non meno importante c'è l'aspetto di venerazione della natura.

Infatti vengono ritrovati diversi manufatti riconducibili a figure di animali e, quindi, possiamo capire che in quest'epoca è iniziato un progresso di consapevolezza del sopranaturale.

A testimoniare queste constatazioni, abbiamo luoghi nel Nord del Giappone di misteriosi cerchi in pietra.

Testimonianza importante che determina la diffusione del ritualismo, del sciamanismo e di nuove liturgie funerarie.

Tutti questi fattori contribuirono a portare la popolazione a riunirsi in varie zone del Giappone e così si incominciò ad entrare nel periodo Yayoi.


Indigeni locali 

(piccola curiosità)

Nonostante fino al 1997 i Giapponesi rifiutassero l'esistenza degli Ainu, sono proprio questi ultimi ad essere considerati come popoli indigeni.

Questo scontro è dovuto al fatto che nel periodo Yayoi ci furono nuovi flussi migratori e che avevano fisici molto differenti dagli Ainu.


Dal 1000 a.C. il Giappone conobbe una nuova fase di invasione.

Diversi popoli asiatici arrivarono nella terra del Sol Levante e portarono nuove tecnologie e conoscenze scientifiche.

Per esempio introdussero il bronzo e il ferro; iniziarono anche la semina del riso e il suo utilizzo come fonte alimentare.

Tuttavia non ci fu una diffusione di queste tecniche in tutto il Giappone.

Infatti i territori settentrionali rimasero in una fase di stallo fino al VIII secolo.

All'inizio del I secolo d.C. l'uso del ferro si fece sentire anche nell'ambito militare.

Questa risorsa, seppur presente in quantità limitata nell'isola giapponese, porta ad un fondamentale divario con le armi dell'epoca precedente.

Nacquero così le prime suddivisioni fra le varie tribù e portarono alla creazione di un rudimentale schema gerarchico della società.

Per aggravare questa situazione ci fu anche la divisone tra poveri contadini e ricchi mercanti.

Kyushu divenne famosa in questo periodo per la produzione di seta.

Invece la zona dove avvenivano più scambi commerciali fu Asahi, nella prefettura di Aichi.

Grazie a questo movimento economico e ad una società gerarchizzata, si crearono i primi regni.

Spesso erano la risultante di varie alleanze tra tribù differenti.

Tramite l' Han Shu, un libro cinese, veniamo a conoscenza che a Wa(Giappone) esistevano circa un centinaio di regni.

Essi pagavano dei tributi alla base cinese di Lo-lang, in Corea.

 Un altro spezzone della vita di Wa, lo abbiamo col libro cinese intitolato Wei Chih.

Siamo nel 297 d.C. e viene descritto un incontro tra i Wei e il Regno Yamatai.

Questo regno era govenato da Himiko, una sciamana nubile che aveva ottenuto il potere dopo un periodo di guerre.

Sempre rinchiusa nel suo palazzo, ella inviava doni alla corte cinese dei Wei che la riconoscevano come regina dello Yamatai e del intero Giappone.

Secondo la storiografia cinese, lei morì nel 248 e, dopo alcuni regnanti deboli e di poco conto, le succedette Iyo.

Da questo resoconto capiamo che questo regno era molto potente ma non l'esatta locazione.

Molti storici affermano che si trattasse del Regno Yamato mentre altri sostengono che fosse a Nord di Kyushu.

Con queste testimonianze capiamo che fu un'epoca intensa e condita da diversi miglioramenti tecnologici.

Questo portò a gettare le basi per la creazione del futuro Stato.

Periodo Kofun/Yamato(250-710)



Questo periodo viene soprannominato con questi due appellativi in quanto: Kofun è il tumulo funerario dell'epoca e simboleggiava l'importanza di una persone in base alla sua grandezza; Yamato per il famosissimo regno che sorse sulla bacino di Nara.

Il primo vero regnante di questo regno è Suijin.

Non si sa molto di lui e le sue origini sembrano siano coreane.

Infatti si pensa fosse a capo di cavalieri coreani che invasero l'isola nel IV sec.

Egli utilizzò alleanze e l'assegnazione di cariche politiche per accumulare potere e per inglobare altri piccoli regni.

Infatti gli ex-regnanti diventavano personaggi di spicco nella sua società strettamente gerarchizzata.

Per consolidare il potere, la casata Yamato introdusse e diffuse il Buddhismo.

Cosa apprezzata dalla casata Soga, un clan molto influente a quei tempi.

Questo indottrinamento fu eseguito dai sacerdoti-studiosi del regno di Paekche, dalla metà del VI secolo.

Questo evento aiutò anche alla diffusione della scrittura.

Tuttavia divenne un'arma politica dei Soga per aumentare il potere politico.

Così facendo il nascente Stato di Yamato si avvicinerà al modello cinese.

Un altro passo fu l'adozione dei costumi tipici cinese e delle loro abitudini.

Ben presto però la stessa Cina fu superata a causa di guerre intestine della medesima.

Essa infatti stava affrontando il periodo di transizione tra la fine del periodo Han(220) e l'inizio del periodo T'ang(618).

Durante questo lasso di tempo in Cina governavano i Regni di Wei,Wu e Shu Han.

In un periodo di debolezza c'era anche la penisola coreana.

La Corea era suddivisa in quattro zone: il Regno di Paekche, il Regno di Silla, il Regno di Koguryo e la zona Kaya(zona dove erano situati diversi piccoli regni).

Il regno di Paekche e la zona Kaya erano in buone relazioni col Giappone che poté usufruire delle riserve ferrose in cambio di accordi commerciali.

Sfortunatamente non erano in buoni rapporti col Regno di Silla e, quando questo ultimo conquistò l'intera zona coreana, vide la fine dell'influenza giapponese su quei territori.

Tornando a parlare dell'influenza cinese sul modello giapponese, non si può non citare il principe Shotoku(574-622).

Egli visse sotto l'imperatrice Suiko(al potere dal 593 al 628) ed era per metà di stirpe Soga.

Si impegnò a diffonde la cultura cinese e fece erigere molti templi buddhisti.

Introdusse il copricapo come simbolo del ruolo di un funzionario.

Fu ricondotta a lui anche la stesura della Costituzione dei 17 articoli (604) per rafforzare il potere centrale.

Essa è importante perché ci fornisce notizie dei primi segni della diffusione del Confucianesimo.

Il documento in sé non è una vera Costituzione ma una sorta di regole guida per i funzionari.

Nel 645 importante è ricordarsi del colpo di stato ai danni dei Soga.

Al loro posto arriva il clan Fujiwara che continuarono la diffusione della cultura cinese.

Il fautore di questo colpo di stato fu Kamatari, famoso per le riforme Taika (sempre riprese dal modello cinese).

Il primo atto fu la nazionalizzazione delle terre che vennero assegnate ogni 6 anni dal governo(1200 metri quadrati ai maschi e 800 alle donne).

 Importante fu anche lo spostamento della capitale a Naniwa, attuale Osaka.

Avvennero anche i primi censimenti della popolazione e dei possedimenti.

Queste leggi, conosciute con il termine di Ritsuryo, enfatizzavano anche sulla figura sacra dell'imperatore e permisero di creare uno stato gerarchico che contava 5-6 milioni di persone ma che era controllato solo da 400-500 funzionari.

Di questo periodo sappiamo anche della presenza di varie pestilenze e queste testimonianze le troviamo nelle poesie di Yamanoue Okura.

Alla fine di questo periodo troviamo uno stato forte ma non riconosciuto da tutte le forze presenti in Giappone.

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