Daniele Bellè

Project manager

R. D. Congo, decisione finale, anche se non tutto il popolo ha avuto il permesso di votare.

2019-01-20 09:58:20

(ANSA) - ROMA, 20 GEN - La Corte costituzionale del Congo ha respinto il ricorso presentato dal candidato dell'opposizione Martin Fayulu contro i risultati delle elezioni e confermato che il vincitore è l'altro candidato dell'opposizione, Felix Tshisekedi. Lo riporta la Bbc. Fayulu sosteneva di aver ottenuto il 61% dei voti a fronte di un 18% del suo avversario sospettato di aver raggiunto un accordo sottobanco con il presidente uscente Joseph Kabila. L'Unione Africana aveva chiesto alle autorità di Kinshasa di sospendere l'annuncio ufficiale dei risultati, esprimendo "seri dubbi" sulla correttezza. Ma per la Corte costituzionale Tshisekedi "ha vinto con una maggioranza semplice" e dovrò prestare giuramento entro dieci giorni.

Daniele Bellè

Project manager

Grandi opere dell'uomo

2019-01-09 13:17:23

È un emozione guardare da sopra la maestosità del manufatto.😅🤩

Daniele Bellè

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Repp. Democratica del Congo: fermate l’olocausto Nande Prima la ‘pulizia etnica’ economica

2019-01-08 21:22:08

Congo: fermate l’olocausto Nande Prima la ‘pulizia etnica’ economica dell’intera regione del Nord Kivu, da decenni controllata dai Nande, poi la politica di sterminio attuata dietro il fantasma degli oramai inesistenti miliziani delle Forze Democratiche Alleate (ADF). Kabila vuole sterminare questo popolo.L’identità congolese ha trasformato i Nande in ferventi nazionalisti, rendendo l’etnia fondamentale nel processo di unità del Paese dopo la fine del colonialismo belga. Questo sentimento nazionale Nande è stato il fattore predominante per la mancata balcanizzazione del Congo durante la secondo guerra Pan Africana (1998 – 2004), mandando in fumo i piani imperialisti di Rwanda e Uganda per il controllo dell’est del Congo. Piani che rispondono alla necessità dei due Paesi di accedere alle materie prime per accelerare i rispettivi sviluppi economici, e alla necessità, da parte del Rwanda, di diminuire la pressione demografica interna attraverso migrazioni di hutu e occupazione di terre all’est del Congo.Una seconda migrazione Nande avviene tra gli anni Cinquanta e Settanta, dovuta non a motivazioni economiche, ma politiche e geo-strategiche. La seconda migrazione Nande parte dal triangolo di Lubero e si espande in tutta l’Africa Orientale: Burundi, Kenya, Rwanda, Tanzania e Uganda. L’immigrazione è caratterizzata da un piano politico etnico ben preciso. L’immigrante Nande giungeva in terra straniera con il capitale necessario per avviare attività economiche, capitale procurato attraverso la ‘cotisastion des freres’ (colletta tra fratelli) ben strutturata. A ogni Nande benestante veniva richiesto di rendere disponibile il 5% del suo patrimonio finanziario e darlo al fratello migrante sotto forma di prestito. Il suo consenso avrebbe originato il diritto di partecipare in percentuale ai profitti delle attività economiche avviate dal beneficiario nei Paesi vicini per un periodo di 5 anni alla scadenza dei quali la somma iniziale prestata doveva essere rimborsata in toto. Alla colletta tra fratelli si affiancava la ‘cotisation solidale’, una colletta solidale richiesta alla popolazione in generale. Ogni Nande era lasciato libero di stabilire il montante da donare al futuro migrante, spesso piccole somme individuali. Questa colletta non originava il diritto di condividere i futuri profitti economici, ma rientrava nel complicato sistema di assistenza e solidarietà sociale dei Nande, retto dal principio che l’intera comunità etnica è responsabile della sorte economica e del benessere di ogni singolo individuo della tribù. Un concetto molto avanzato di protezione sociale che ha permesso di creare una forte identità tribale.Nonostante l’appoggio dato al Sergente Jospeh Mobutu durante il golpe che destituì il primo Presidente del Congo, Kasavumbu, seguito dall’assassinio politico del Primo Ministro Patrice Lumumba, in stretta collaborazione con il Belgio e gli Stati Uniti, i Nande, dalla fine degli anni Ottanta, diventano un pericolo per il regime di Mobutu, come le etnie Bashi e Banyamulenge nel Sud Kivu -la prima di origine mista bantu – hutu, la seconda appartenente al ceppo Hima della regione, istallatosi in Africa Orientale e Centrale circa 6000 anni fa, e originario dell’Egitto e della zona del Tigrai in Etiopia.Per i primi tre secoli i Nande si impongono nell’est del Congo, grazie alle loro abilità di agricoltori e alle tecniche avanzate di coltivazione che triplicavano la produzione agricola. È nell’ultimo secolo che i Nande, pur mantenendo l’agricoltura, si impongono nel settore commerciale arrivando, tra gli anni Novanta e Duemila, a dominare l’intero settore finanziario del Nord e Sud Kivu, dove, per vent’anni, il capoluogo Bukavu è stato teatro di una competizione tra gentiluomini che contrapponeva commercianti Nande e commercianti Bashi. L’agricoltura non viene abbandonata in quanto fonte di capitale. Dal triangolo di Lubero si esporta una quantità enorme di legumi, cipolle, patate, cavolfiori, carote, diversi tipi di frutti, caffè e tè sia nel resto del Paese che in Uganda, Burundi e Rwanda.I commercianti Nany

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