Daniele Bellè

Project manager

Spacex Starship

2022-04-13 03:03:47

Altezza: 120 m (50 m Starship / 70 m Super HeavyMassa: 5000 tonnellate 

Diametro: 9 m

Stadi: 2Basi di lancio: LC-39A SpaceX South Texas Launch Site

Carico utile verso orbita terrestre bassa: 100 tonnellate

Costo per lancio: 2 milioni $ (stimati) (2020)

La Starship è un veicolo di lancio completamente riutilizzabile, in corso di sviluppo e finanziato da SpaceX. Il veicolo è composto da due stadi, il booster e la navicella, che a novembre 2018 Elon Musk ha rinominato rispettivamente Super Heavy e Starship.

Daniele Bellè

Project manager

La prima auto elettrica della storia...

2022-03-31 04:59:09

La prima auto elettrica della storia di Thomas Edison

L’intuizione geniale dietro alle auto elettriche che ben conosciamo oggi risale a oltre un secolo fa. Se vi siete infatti chiesti il significato d i nomi di alcune famose aziende "elettriche" o di modelli da queste prodotte, avrete sicuramente già scoperto che i riferimenti non sono casuali.

L’intuizione geniale dietro alle auto elettriche che ben conosciamo oggi risale a oltre un secolo fa. Se vi siete infatti chiesti il significato d i nomi di alcune famose aziende "elettriche" o di modelli da queste prodotte, avrete sicuramente già scoperto che i riferimenti non sono casuali.

Ne sono chiari esempi il marchio Tesla, i camion Nikola oppure alcuni singoli modelli, come per esempio l’Opel Ampera. Tutti questi nomi fanno riferimento a scienziati e inventori che hanno scritto la storia dell’elettricità e quindi anche dell’automobilismo, presente e futuro.

La primissima auto elettrica della storia risale addirittura al 1884, inventata da Thomas Edison partendo da un foglio bianco nel suo laboratorio nel New Jersey. Assomigliava a una carrozza a 4 ruote che poteva muoversi senza l’ausilio di alcun cavallo.

La genesi Thomas Edison e le auto elettriche.

Genesi e produzione della prima auto elettrica della storia, con batteria Nichel-Alcalina e 170 km di autonomia.

Proprio come sta accadendo oggi, alla fine dell'800 non c’era ancora certezza su quale potesse essere il carburante del futuro. Da un lato c'erano i nuovi motori a combustione, già in commercio da alcuni anni ma ancora non ampiamente testati su larga scala, dall’altro motori innovativi che cercavano di convertire l’energia del carbone in corrente elettrica, simulando molto alla lontana l'attuale funzionamento delle moderne celle a combustibile con l'idrogeno.

Da una parte c’era Henry Ford che si apprestava a lanciare la sua rivoluzionaria Model T, auto che avrebbe poi decretato il successo mondiale del motore a combustione interna, dall’altra c’erano alcuni piccoli inventori che sperimentavano l’applicazione dell’elettricità alla mobilità in laboratori privati. Tra questi proprio Thomas Edison.

Daniele Bellè

Project manager

Cosa succede se non si riceve affetto? Cosa avviene nel cervello quando riceviamo una carezza

2022-03-27 21:03:05

Chiamiamole dimostrazioni di affetto… coccole carezze, tenerezze, vezzeggiamenti. Sono loro a rendere la nostra vita meno triste, meno stressante, più felice ed equilibrata. Perché risiede nelle coccole il segreto dell’adulto dal carattere equilibrato e sereno. E’ istintivo il bisogno di ricevere le coccole o di sentirsi coccolato, perché ci sentiamo in dovere di essere al centro dell’attenzione delle persone che amiamo o stimiamo. Inoltre, il contatto emotivo ci aiuta ad amare noi stessi e gli altri. L’amore si propaga e si diffonde, soprattutto quando gli altri ci dimostrano di amarci, captiamo un messaggio meraviglioso, che meritiamo di essere amati.

È stato provato che il bisogno emotivo di contatto è una necessità fondante per la nostra esistenza

La sua assenza provoca insicurezze, ansia e disturbi dello sviluppo e nelle altre fasi della vita. Ma non solo. Significa incorrere in possibili nevrosi caratteriali e comportamenti antisociali. Farsi coccolare è il modo più genuino di ricevere attenzioni e conferme dagli altri e di sentire che siamo importanti per loro. Le carezze non sono solo manifestazioni fisiche del volersi bene, sono anche l’elemento emotivo e simbolico della trasmissione di rispetto e gratitudine per chi si ama. Ricevere le coccole e dare le coccole ci fa stare bene e accresce la nostra autostima e il nostro senso di sicurezza. Con le coccole ritorniamo un po’ bambini e ci ricordiamo quanto è straordinario riceverle, e anche quanto diventa importante coccolare chi ci sta intorno. E ottime notizie per chi ama gli animali: uno studio dell’università di Skövde ha dimostrato che anche scam­bi­arsi effusioni con il proprio cane può avere effetti benefici..

Del resto, da sempre la letteratura psicologica, ha evidenziato l’importanza dei gesti affettuosi, delle coccole e delle carezze che i bambini ricevono dai genitori. Le coccole infatti nella relazione tra due persone sono uno strumento di comunicazione reciproca: coccolare qualcuno significa riconoscerlo e farsi riconoscere, significa ascoltarlo e farsi ascoltare.

Il cervello ha bisogno di coccole per un corretto sviluppo cerebrale. Lo studio

Seth Pollak, e i suoi collaboratori psicologi dell’università del Wisconsin, sono arrivati a questa conclusione dopo aver esaminato 39 bambini di età media di 4,5 anni, di cui 9 adottati da almeno due anni da famiglie americane. I ricercaotri hanno osservato i piccoli mentre giocavano nelle loro case e venivano coccolati dalle madri, e hanno misurato loro la concentrazione nelle urine di due ormoni prodotti nel cervello: la vasopressina e l’ossitocina. La prima è ritenuta un indicatore legato al riconoscimento delle figure parentali e familiari, mentre il secondo aumenta la propria concentrazione nel sangue quando ci si sente sicuri e protetti.

Il messaggio di amore e rispetto passa attraverso il gesto affettuoso, sia esso verbale o meno, e comporta una certa dose di emozione in una o entrambe le persone coinvolte.

Tali forme di ri-conoscimento possono essere messe in atto nei confronti di se stessi, così come degli altri. Dunque coccolare e coccolarsi è salutare. Ecco perché è essenziale che il bambino “senta” le coccole dei genitori. Il contatto fisico e le parole sono alla base del suo sviluppo psicofisico, le carezze e le cure amorevoli della mamma e del papà costituiscono un aspetto fondamentale nella crescita tanto quanto la nutrizione e il cibo.

10 buoni motivi per essere affettuosi

Come ampiamente spiegato, gli effetti di un abbraccio vanno ben al di là di una mera sensazione fisica: il contatto fisico, ad esempio, riduce gli ormoni dello stress e attenua la respirazione e il battito cardiaco. Ma da cosa dipende questo? Il tatto, lo sfio­ra­men­to e la vicinanza fisica attivano, attraverso dei sensori cutanei, le fibre nervose cosiddette «CT».

cervello stimola così il rilascio dell’ormone della felicità, l’ossi­to­cina, che ci rende più ricettivi agli oppioidi endogeni o, più precisamente, alle endorfine. E quanti più studi esaminano queste correlazioni, tanto più lunga diventa la lista degli effetti positivi: basti pensare al rafforzamento del sistema immunitario, all’alle­via­mento del dolore e al tratta­mento di paure e stati d’animo depressivi. Vediamo nello specifico gli effetti benefici delle coccole

Il cervello ha bisogno di coccole e contatto

La concentrazione di alcuni ormoni ipofisari lo prova. Come già accennato, le affettuosità innalzano il livello di ossitocina, ormone del benessere che riduce ansia e paura e dona sensazione di calma. Aumenta durante l’orgasmo e quando siamo accarezzati (secondo studi recentissimi interviene anche in seguito a situazioni negative come paura, stress e ansia).

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