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L’arma più potente che hai a tua disposizione - parte 3 -

29/04/2020, 14:57

La verità è che non vediamo il mondo com’è, ma come noi siamo.

Ciò significa che la nostra esperienza è sempre un riflesso e un risultato delle nostre emozioni e del nostro stato d'animo. 


Il significato che attribuiamo a tutto ciò che ci accade, definisce il corso delle nostre vite. 


Le parole che usiamo abitualmente per descrivere il nostro presente, passato e futuro, creano e rafforzano la realtà in cui viviamo. 

Se descrivi te stesso come una vittima indifesa, un perdente o uno sfortunato, sarai esattamente questo. Il tuo focus ti indirizzerà verso situazioni e scelte che renderanno vero questo significato e tu prenderai decisioni ed agirai per confermare ciò in cui credi, garantendo a te stesso che ti accadano solo cose negative. 

Tuttavia, se ti mostri come il potente padrone del tuo destino, lo diventerai. 


Anche se non puoi cambiare o riscrivere la tua personale biografia, puoi sicuramente riscrivere le storie che racconti a te stesso, trovando nuovi e più produttivi significati. 


Ristrutturando il tuo passato puoi espandere enormemente ciò che è possibile e probabile per il tuo futuro.

Esiste un modo molto semplice e veloce per dirigere il nostro focus. Io lo uso costantemente, sia per me stesso che con gli altri. È diventato un’abitudine e uno stile di vita che mi ha permesso di rimanere sempre connesso con ciò che è più utile per me. 


Il metodo consiste nel porsi alcune domande strategiche e utili in ogni circostanza. Le domande di qualità creano una vita di qualità. Dirigono la nostra attenzione e quindi determinano come pensiamo, sentiamo e agiamo. 


La chiave consiste nello sviluppare un serie di domande che in qualche modo dirigano la tua attenzione sul bicchiere “mezzo pieno” anziché su quello “mezzo vuoto”. 


Eccone alcune: 

• Come posso migliorare questa situazione? 

• In quale modo posso risolvere questo problema? 

• Come mi sentirò quando lo avrò risolto? 


Ma la mia domanda preferita è la seguente. La uso sempre quando accade qualcosa che non mi piace: “Che cosa c’è di buono in questo?” 

Questa è una domanda molto semplice, ma mi obbliga a cercare un significato diverso e una utilità a quanto accaduto, distogliendo la mia attenzione dagli aspetti negativi. È risaputo che chi cerca trova! 


Ripetendo più volte questa domanda, la mia mente è obbligata a cercare un’interpretazione alternativa e quando la trova, il mio stato d’animo migliora enormemente. Quello che, a prima vista, era un evento negativo, acquista delle connotazioni positive. 

Come abbiamo visto parlando di convinzioni, con uno stato d’animo positivo possiamo accedere a tutto il nostro potenziale e risolvere problemi apparentemente insormontabili. 


Sta a noi scegliere cosa portare nelle nostre vite.


Se osservi una rosa puoi concentrarti sul fiore oppure pensare alle spine. Non ti sto dicendo di ignorare le spine, altrimenti ti pungerai. Ma se impari a concentrarti maggiormente sui fiori, a poco a poco noterai meno spine e la tua vita si riempirà di rose. 


Questa è la mia personale ricetta per la felicità




Se ti sei perso le prime 2 parti, le trovi qui:

parte 1 parte 2


Tratto dal capito 2 del libro di Gabriele Visintini "Internet Crea Indipendenza"

by Cam.TV Staff