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Il Collio goriziano: una terra di confine incastonata tra vigneti e castelli

03/09/2020, 10:02

Forse non molti conoscono quest’area regionale che, assieme ad altre 3 zone che nomineremo, produce i pregiati vini DOC del Friuli Venezia Giulia, esportati in tutto il Mondo. Il Collio regala scorci e profumi, castelli antichi e un tour di sapori che conquista anche l’esploratore più esigente.

Prima di tutto: hai già letto i precedenti articoli sul Friuli Venezia Giulia, la regione che ha visto i natali di Cam.TV? 

Se non lo hai fatto, non perdere l’occasione di scoprire una terra davvero ricca di storia e cultura, di conoscere i paesaggi che ci accompagnano quotidianamente, i sapori e gli eventi che ogni anno attirano migliaia di turisti innamorati della nostra bella regione...e della nostra meravigliosa Italia.


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Dove si trova il Collio?


Il Friuli Venezia Giulia ha più zone di produzione vitivinicola:

la zona pianeggiante tra la provincia di Pordenone e la provincia di Udine, i Colli Orientali del Friuli (a est di Udine), il Carso (scendendo verso la provincia di Trieste) e il Collio in provincia di Gorizia, di cui tratteremo in questo articolo.


Il Collio goriziano si trova nella fascia collinare a nord di Gorizia: un territorio di 150 kmq che si divide tra l’Italia e la Slovenia - in cui prende il nome di Brda - un’area unica come solo le terre di confine sanno esserlo.

Qui c’è la ponca, un terreno di marne e arenarie stratificate ampiamente esposto a mezzogiorno e quindi perfetto per offrire la giusta mineralità e salinità ai vini, che hanno ottenuto la denominazione DOC già dal 1968.

Il Collio è un insieme di dolci colline intervallate da piccoli borghi, da inaspettati castelli e dai vigneti che si estendono per circa 1.600 ettari.

Presso Zorgniotti Automobili a Cormons è possibile noleggiare una vespa per visitare il Collio in modo davvero suggestivo


Una convivenza culturale che ha arricchito il territorio


La convivenza di culture, lingue e tradizioni differenti si nota per la presenza dei campanili austro-ungarici, per il dialetto che è un ibrido di parlate locali ed estere, per la gastronomia che integra i sapori di Italia, Slovenia e Austria, per il carattere duro e al contempo accogliente delle persone che qui vivono e lavorano a contatto con la terra.


Parlando di tradizione culinaria, incontriamo un interessante mix territoriale. 

Tra i piatti tipici troviamo:


  • Prosciutto cotto nel pane, tagliato a coltello e servito su un crostino di pane caldo con sopra una spolverata di radice di kren

  • Prosciutto crudo d’Osvaldo, prodotto d’eccellenza di una piccola azienda storica di Cormòns

  • Rosa di Gorizia, varietà locale di radicchio croccante, poco amaro e di colore rosato

  • Jota, un minestrone molto ricco con capucci acidi, patate, fagioli e cotenna di maiale

  • Gnocchi di pane o canederli, serviti con burro fuso o nel brodo

  • Muset e brovade, cotechino con rape bianche grattuggiate e fermentate nella vinaccia

  • Goulash, spezzatino di carne di manzo cotto lentamente in un brodo e arricchito di spezie

  • Kipfel, contorno sfizioso fatto con un impasto simile a quello degli gnocchi, fritto e tagliato a forma di mezzelune

  • Strudel, dolce di pasta sfoglia ripiena di mele, susine o ciliege

  • Gubana, un dolce tipico fatto con un impasto ripieno di frutta secca, uva passa, cedro candito, pinoli e noci

  • Palacinke, omelette dolci con ripieno di marmellata, cioccolato, noci o miele

Anche la guerra ha lasciato le sue tracce. Le più evidenti sono le trincee (ancora visitabili), ma solo chi è della zona ricorda che anche Gorizia ha avuto un muro fino a non molti anni fa: una recinzione costruita nel 1947 che separava l’abitato italiano da quello annesso alla ex Jugoslavia secondo gli accordi post-bellici. Il muro, che divideva in 2 la piazza della Transalpina, è rimasto parzialmente in piedi sino al 2004 quando l’ingresso della Slovenia nell'Unione Europea ha portato al suo simbolico abbattimento.


Percorsi tra vigne e castelli


Nel comune di Capriva del Friuli si trova il castello di Spessa (attualmente un Golf&Wine Resort): una bellissima costruzione antica immersa in un parco curato con scorci sulle colline circostanti.

La particolarità storica è che nel 1773 Giacomo Casanova fu ospite del castello e all’interno del parco vi è un percorso letterario a lui dedicato. 


Il golf con il suo country club, il castello con la cantina dei vini e il parco rappresentano un vero gioiello che vale davvero la pena visitare.

foto: Zingone, https://www.castellodispessa.it/



Partendo dalla località di Spessa è possibile percorrere il “Sentiero delle Vigne Alte”, un tragitto di circa 3 km che attraversa boschi e vigne, percorribile a piedi, in bici o a cavallo.

Il sentiero prende avvio dal castello di Spessa e arriva fino alla tenuta La Subida a Cormòns. 


Bellissimo anche il percorso tra stradine in salita che conduce da San Floriano del Collio al Castello Formentini: dimora medievale del XI secolo di proprietà dei conti Formentini (che ancora ci abitano) fin dal 1520.

Il castello ospita un ristorante rinomato, un’enoteca che si affaccia sulle colline e un bed&breakfast nella foresteria. In occasione di alcuni eventi particolari (tra cui Castelli Aperti FVG), il conte Formentini in persona fa da cicerone agli avventori curiosi raccontando la storia del castello e della regione.

A San Floriano parte anche un percorso ciclistico che va dal castello al confine sloveno e che attraversa i vigneti incontrando numerose cantine e aziende agricole per delle tappe ristoratrici.


Una tappa a Gorizia


Crocevia di culture, ricca di architetture medievali, barocche e ottocentesche, ha giocato nei secoli un ruolo di rilievo nella Mitteleuropa.


Il nome Gorizia deriva dal sostantivo sloveno gorica (diminutivo di gora = monte) che significa “collina”.


Il simbolo della città è il magnifico castello medievale - perfettamente manutentato - che sovrasta la città e che è oggi sede di un museo medievale in cui sono esposti anche degli antichi strumenti musicali.

Oltre ai numerosi palazzi storici (Palazzo della Torre, Palazzo Attems Petzenstein, Palazzo Werdenberg e Palazzo Coronini Cronberg con annesso bellissimo parco), spicca per interesse anche il magnifico Giardino Viatori.


Poco fuori città, a Oslavia, si trova un grande ossario con le spoglie dei soldati caduti durante la Grande Guerra.


Tra i molti eventi culturali ed enogastronomici organizzati dalla città, vi consigliamo in particolare “Gusti di Frontiera”, evento di fine settembre amatissimo e molto partecipato che offre un autentico viaggio tra i sapori delle cucine di tutto il mondo. Un’occasione perfetta per calarsi nell’atmosfera della città che in quei giorni si anima dei sapori e delle tradizioni culinarie più disparate .


Il cuore del Collio: i viticoltori


Terra di grandi bianchi, prevalgono le produzioni dei vari Pinot, del Friulano (Tocai), della Malvasia, del Chardonnay, del Sauvignon, della Ribolla e del rinomato uvaggio Collio Bianco.

Tra i rossi spiccano il Collio Rosso, i Cabernet e il Merlot.


I produttori vinicoli sono davvero numerosi e meriterebbero ognuno un articolo a sé. 

Per non far torto a nessuno, vi lasciamo un link di riferimento:

Le Cantine del Collio


A presto, per scoprire assieme un altro luogo del FVG! 


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Bibliografia: www.turismofvg.it ; http://www.movimentoturismovino.it

by Cam.TV Staff