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Cambiare un’abitudine
Generalmente bastano dalle 3 alle 4 settimane per cambiare un'abitudine, o almeno, questo è quello che si dice sia il tempo medio necessario per cambiare i percorsi neuronali che si sono formati nel nostro cervello.

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In realtà, recenti studi, hanno dimostrato che possono bastare anche pochi minuti se al cambio di abitudine si associano emozioni molto intense, in grado di “scavare dei solchi più profondi” all’interno del nostro cervello.
All’inizio può risultare molto difficile cambiare un'abitudine.
Se abbiamo appreso un’abitudine, significa che essa ci ha provocato piacere, fisico o psicologico, e in qualche modo ci ha permesso di allontanarci il più possibile da una situazione che ci provocava dolore, disagio o malessere.
Se facciamo un lavoro che non ci piace significa che questa scelta, in origine, ci ha provocato degli stati d’animo piacevoli oppure ci ha allontanato da degli stati d’animo spiacevoli. Può essere che lo abbiamo scelto perché ricevere uno stipendio a fine mese soddisfa il nostro bisogno di sicurezza (sentirsi sicuri genera piacere, mentre l'insicurezza provoca stress e disagio). Oppure potremmo aver scelto quel lavoro per seguire le orme dei nostri genitori e sentirci approvati da loro. O ancora, l’idea di non avere i mezzi economici necessari per mantenerci, era così dolorosa che abbiamo scelto il primo lavoro disponibile.
Le motivazioni potrebbero essere diverse. In tutti casi, aver fatto quella scelta ha soddisfatto dei bisogni e, in ultima analisi, ci ha provocato delle sensazioni di piacere e ci ha allontanato da delle sensazioni di dolore.
Il problema è che molte volte continuiamo a compiere le stesse azioni che non ci piacciono per anni e anni, solo perché sono diventate delle abitudini.
Paradossalmente, l’idea di abbandonare quelle abitudini provoca in noi sensazioni di disagio e di dolore. Ed è proprio per questo motivo che le persone continuano a fare quello che fanno, anche se razionalmente sono perfettamente consapevoli che questo non le rende affatto felici.
Esiste una strategia per uscire da questa spirale negativa? Fortunatamente sì!
Una delle prime cose che viene insegnata nei corsi di PNL (la neuroscienza che studia i meccanismi della nostra mente) è che la nostra mente non è in grado di distinguere un’esperienza vividamente immaginata da una realmente vissuta.
Questo principio fondamentale ci permette di “craccare” il sistema che ci porta a ripetere sempre le stesse abitudini, associando, a dei comportamenti che non ci piacciono, delle situazioni immaginate che provocano dolore. Allo stesso tempo, possiamo immaginare delle situazioni piacevoli ed associarle ad un nuovo comportamento più produttivo. Questo fa sì che la nostra mente sia naturalmente obbligata a scegliere l’alternativa più piacevole.
Immaginiamo per esempio che, dopo aver letto questo libro, tu decida di diventare un imprenditore digitale, ma per qualche motivo questa scelta provochi in te delle sensazioni di disagio e di paura, dettate dal fatto che un giorno dovrai lasciare il tuo attuale lavoro da dipendente.
Le domande da porre a te stesso per generare dolore e allontanarti dalla tua attuale abitudine potrebbero essere le seguenti:
• Continuare a svolgere l’attuale lavoro dove mi porterà fra 3, 5 o 10 anni?
• Con l’attuale stipendio riuscirò a permettermi la casa, l’auto e le vacanze dei miei sogni?
• Con una misera pensione, e senza altre entrate, come trascorrerò la mia vecchiaia?
Per contro, le domande che puoi porti per generare piacere e avvicinarti alla tua nuova abitudine potrebbero essere queste:
• Come mi sentirò quando sarò finalmente libero di lavorare per me stesso, come, dove e quanto voglio?
• Quali sono le cose che potrò fare avendo più tempo da dedicare a me stesso e ai miei cari?
• Quali sono le cose che potrò permettermi guadagnando il doppio o il triplo del mio attuale stipendio?
Come puoi comprendere, nulla di ciò che hai appena letto è ancora accaduto, ma la tua mente è in grado di provare sensazioni piacevoli o spiacevoli, semplicemente immaginando determinate situazioni.
Più sarai capace di rendere vivide queste immagini all’interno della tua mente, più queste sensazioni si amplificheranno.
Continuando a visualizzare ogni giorno tali immagini, la tua mente sceglierà automaticamente la nuova strada che hai deciso di percorrere.
Quindi, chiunque può cambiare le proprie abitudini con un po' di impegno e di convinzione.
Spesso, però, non vogliamo o non riusciamo a cambiare, anche se il cambiamento è la premessa e il requisito necessario per un miglioramento delle nostre condizioni.
Per creare il cambiamento dobbiamo prima di tutto credere ed ammettere che è possibile cambiare, questo è un requisito fondamentale per intraprendere la strada del miglioramento.
Chiediti dunque: cosa posso iniziare a fare oggi per migliorare la mia vita?
Spesso le persone vogliono ottenere risultati diversi nella propria vita come guadagnare di più, migliorare la propria condizione fisica e di salute o avere delle relazioni più profonde. In generale tutti vogliamo essere più soddisfatti, ma nella realtà, pochi sono veramente disposti ad impegnarsi o a fare cose diverse per ottenere risultati migliori.
Sono convinto che le persone che non cambiano, che non vogliono cambiare o che hanno difficoltà a migliorare la propria vita, hanno lo stesso potere di cambiare le proprie abitudini di quelle che riescono a dare una svolta alla loro vita.
Il problema è che pur rendendosi conto dei vantaggi di un cambiamento, non sono disposte ad impegnarsi e a pagare prezzo che ciò comporta.
Tratto dal capitolo 2 del libro "Internet Crea Indipendenza" di Gabriele Visintini