CONSAPEVOLE VIAGGIARE

Viaggi da sogno su misura per Te

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4 falsi miti da sfatare in tema di turismo, viaggi e vacanze

2021-04-08 16:49:00

Quello che non sapevi e neppure immaginavi. Facciamo chiarezza su alcuni luoghi comuni nel campo del turismo!

In un’epoca in cui è diventato estremamente difficile distinguere tra verità e fake news, ed in cui sui social, ma anche sugli organi di stampa ufficiali, se ne dicono di cotte e di crude su ogni argomento, tanto che stentiamo a capire ciò che è reale e ciò che è assolutamente inventato per fini di parte, ritengo opportuno approfondire il contenuto del mio primo FOR YOU, e sfatare i 4 falsi miti, o pregiudizi, o credenze erronee che da sempre circondano il mondo del turismo organizzato.

1) Io organizzo da me stesso i miei viaggi e le mie vacanze: smanettando in Internet riesco a risparmiare rispetto alle proposte del mio Agente di Viaggi!

Mi dispiace dover distruggere quella che è sempre stata la tua convinzione, (e che è la stessa di almeno il 70% di coloro che si accingono ad effettuare un viaggio).
Come prima cosa dobbiamo intenderci sul significato della parola  “risparmiare”: se ci rechiamo in un negozio di elettronica per acquistare un pc e tu scegli di spendere 500 € per un modello di marca con ottime caratteristiche tecnico-costruttive, laddove io opto per un modello di 150 € costruito al risparmio con materiali molto meno resistenti e con prestazioni inferiori, chi di noi due ha davvero risparmiato? A prima vista io, che ho speso 350 € di meno; ma dopo 6 mesi il mio pc sarà probabilmente fuori uso, laddove il tuo continuerà a svolgere egregiamente il suo lavoro. Ed allora dopo 6 mesi risulterà evidente che il vero affare lo hai fatto tu! Questo esempio pratico ci porta a due considerazioni: 

  • per giudicare la bontà o meno di un affare o di una proposta commerciale, non bisogna mai fermarsi al solo dato del costo, ma occorre prendere in considerazione un diverso parametro: il  rapporto qualità/prezzo.
  • Al tempo stesso, quando si effettuano comparazioni fra prodotti o fra servizi, e dunque quando si comparano fra loro il preventivo dell’Agenzia di Viaggi e quello da noi elaborato smanettando  in Internet, non si deve guardare al puro dato del prezzo: per prima cosa dobbiamo verificare se stiamo comparando termini omogenei.  

Nel corso della mia trentennale attività di Tour Operator, spesso mi è capitato di ricevere messaggi piccati da parte delle Agenzie di Viaggi cui avevo inviato un preventivo di viaggio: “...eh...ma come è possibile? Il mio Cliente ha in mano un preventivo che costa 2500 € di meno! “  Se per un viaggio di 5000 € la concorrenza è riuscita a trovare il modo di far risparmiare al Cliente il 50% della cifra richiesta, allora le cose sono due: o non so fare il mio mestiere... oppure l’altro preventivo è uno specchietto per le allodole e configura una truffa! Ebbene, in quelle occasioni mi facevo inviare il preventivo in mano al Cliente, e nel 99% dei casi appuravo che nessuna delle due ipotesi corrispondeva a realtà. Era semplicemente accaduto che l’Agente di Viaggi ( o più spesso il Cliente), nel comparare i due preventivi, aveva commesso il grossolano errore di limitarsi a considerare il dato del prezzo. Giusto a titolo di esempio, non si era accorto che il preventivo da 5000 € comprendeva sistemazioni in hotels 5*****, trattamento di pensione completa ed un gran numero di escursioni guidate incluse; laddove il preventivo da 2500 € prevedeva hotels 3*** con la sola prima colazione, e senza escursioni.  
Ma supponiamo di avere cercato in Internet delle soluzioni di viaggio esattamente corrispondenti a quelle che ci ha proposto l’Agenzia: i medesimi hotel e la medesima tipologia di camera, i medesimi voli con eguali regole in materia di bagaglio; lo stesso veicolo a noleggio da ritirare presso lo stesso noleggiatore; le medesime escursioni guidate,  ecc. ecc.. Stiamo insomma comparando termini omogenei, e scopriamo che la proposta dell’Agenzia è più cara della nostra: la differenza è intorno ai 100 €.
Saremmo portati a dichiarare vittoria, e sbaglieremmo... perché non abbiamo tenuto conto di alcuni elementi fondamentali:

  • le modalità di pagamento:  sul web vi sono fornitori che offrono la possibilità di pagare direttamente in loco, ad es. al momento di lasciare l’albergo o al momento di ritirare il veicolo a noleggio. Ma ve ne sono molti altri che richiedono il pagamento con carta di credito direttamente al momento di effettuare la prenotazione. Questo è indubbiamente un vincolo pesante, tanto più in un momento in cui causa pandemia  regna sovrana l’incertezza, e nessuno sarebbe disposto a scommettere sulla possibilità o meno di partire fra qualche settimana o qualche mese.  In genere invece l’Agenzia di Viaggi ci chiede un acconto, ed esige il saldo solo qualche giorno prima della partenza.
  • le penalità da cancellazione: il tema è strettamente connesso con quello appena trattato.  Abbiamo verificato se il sito internet dove ci accingiamo a prenotare il volo od il veicolo a noleggio o l’hotel ,  permette la cancellazione della prenotazione senza incorrere in penali? O invece, richiedendoci l’immediato pagamento, inizia da subito a far scattare delle penali nel caso in cui poi dovessimo cancellare la prenotazione? Per le stesse ragioni sopra esposte, (l’incertezza determinata dalla pandemia e dalle possibili restrizioni ai viaggi), è bene privilegiare i fornitori che offrono la possibilità di cancellare la prenotazione senza penali di sorta, almeno fino a qualche giorno prima dell’inizio del viaggio.  In Agenzia si cerca sempre di proporre servizi e voli a tariffa rimborsabile, o comunque, in mancanza, si specifica a chiare lettere qual è la politica adottata da ciascun fornitore per l’ipotesi di cancellazione del viaggio.
  • I possibili problemi: prima, durante e dopo il viaggio. Si sa, non tutte le ciambelle riescono col buco, men che meno se siamo in viaggio, magari all’estero. Avete mai provato a contattare il servizio clienti del vostro fornitore online per segnalare che la camera d’albergo assegnatavi è sporca e maleodorante, o è priva di finestra, o dispone di un letto matrimoniale quando avevate espressamente richiesto una camera con due letti singoli? Ancora, vi siete mai trovati, in aeroporto, a dover supplicare l’addetto al check-in di farvi imbarcare, dopo che vi ha segnalato che la vostra prenotazione non esiste? (In realtà esiste eccome, ma non ammetterà mai che il volo è finito in overbooking). Potrei andare avanti ancora per molto ad elencare possibili problemi in corso di viaggio. Mi limito invece a ricordarvi che, se aveste prenotato in Agenzia, sarebbe stato sufficiente un messaggio whatsapp al vostro Agente: questi si sarebbe immediatamente attivato per risolvervi il problema. 

Ma i problemi possono venire a galla anche a viaggio concluso: ad es. se, per colpa del fornitore, non vi è stato prestato qualche servizio che avevate regolarmente prenotato e pagato. Avete idea di quanto sia difficile ottenere rimborsi o risarcimenti dai fornitori online? Manco a dirlo, nel caso di prenotazione in Agenzia è l’Agente che si fa parte attiva nel richiedere al suo fornitore quanto deve poi girarvi a titolo di rimborso o risarcimento.  

  • Le regole vigenti per poter viaggiare: avete mai provato a consultare le pagine web del sito viaggiaresicuri.it , e ad esaminare le normative (quella italiana e quella estera) che -in questa situazione di emergenza sanitaria- disciplinano i viaggi verso il Paese che avete scelto? Vi assicuro che è facile incorrere in errore, (con pesanti conseguenze al momento di intraprendere il viaggio): magari ci è sfuggito un requisito essenziale senza il quale ci fermano in aeroporto o alla frontiera. In cambio, prenotando in Agenzia abbiamo la certezza di poter contare su professionisti pronti a spiegarci in dettaglio cosa occorre per poter superare tutti i controlli del caso.

Devo continuare? Pensate ancora che valga la pena risparmiare quei 100 € col “fai da te”? 
E considerate che quella presa in esame è l’ipotesi in cui la proposta dell’Agente di Viaggi è più costosa di quella da noi individuata: in realtà almeno la metà delle volte accade esattamente il contrario.  Consulenti di Viaggio ed Agenti ricorrono a canali distributivi riservati ai professionisti del settore e preclusi al consumatore finale: grossisti alberghieri che vendono solo a Tour Operator ed agenzie, compagnie di autonoleggio che riservano condizioni speciali alle imprese turistiche, fornitori di servizi con i quali c'è un rapporto consolidato e che per ciò stesso concedono considerevoli sconti sulle tariffe al pubblico, ecc. ecc..  Posso assicurarvi che quando mi è capitato di dovermi confrontare, in sede di quotazione, con i prezzi segnalatimi dai clienti e trovati da loro stessi sul web,  nel 90% dei casi sono riuscito a proporre ai clienti soluzioni di viaggio dal prezzo più conveniente e, per di più, migliori sotto il profilo qualitativo!

2) L’Agente di Viaggi cerca sempre di farmi spendere il più possibile, perché ne ha un tornaconto!

Strettamente correlato al precedente, ecco un altro pregiudizio da sfatare. 
E’ vero, nella maggior parte dei casi gli Agenti di Viaggi percepiscono dal Tour Operator organizzatore una commissione calcolata in percentuale sulla somma pagata dal cliente: quindi in linea teorica avrebbero tutto l’interesse a gonfiare il prezzo di un viaggio. 
In pratica però accade esattamente l’opposto. E’ ben nota infatti l’abitudine del cliente di farsi fare un preventivo di viaggio da più agenzie: (fenomeno che scherzosamente fra i Tour Operator si definisce “giro delle 7 chiese”): ciò significa che molto spesso lo stesso Tour Operator riceve da più Agenzie la richiesta di quotare il medesimo viaggio per il medesimo cliente. Quando il preventivo del Tour Operator perviene all’Agente di Viaggi dettagliante che lo ha richiesto,  possono darsi due diversi casi: se la quota indicata dal Tour Operator è al netto, (cioè corrisponde esattamente a quanto l’Agente dettagliante dovrà pagare),  questi la aumenterà inserendovi un suo ricarico, stando bene attento a non esagerare: (per non correre il rischio di presentare al cliente una quotazione più alta di quella dei suoi concorrenti). Se invece la quota indicata dal Tour Operator è comprensiva della commissione che l’Agente tratterrà per sé, 9 volte su 10 l’Agente attingerà a questa commissione per girarne una parte al cliente sotto forma di sconto: sa infatti che con tutta probabilità i suoi concorrenti faranno altrettanto. In sostanza, si rischia di perdere la vendita per 10 o 20 Euro di differenza, e nessuno è disposto a correre questo rischio.   Ecco perché è solo un infondato pregiudizio ritenere che il Consulente o l’Agente di Viaggi facciano di tutto per presentare al Cliente un preventivo gonfiato. Anzi… in trent’anni di esperienza nel Tour Operating posso dire  che quello del turismo è l’unico settore merceologico in cui si cerca di ridurre all’osso la somma da far spendere al Cliente: mentre in un negozio di abbigliamento o di scarpe si cerca di orientare il cliente verso l’acquisto dell’articolo più costoso, in Agenzia di Viaggi accade esattamente l’opposto. Spesso, pur avendo il cliente indicato il budget a sua disposizione, l’Agente richiede al Tour Operator di quotare il viaggio mantenendosi il più possibile lontano da quella quota-limite. E’ paradossale tutto questo, e forse dipende dalla grande paura di perdere la vendita a vantaggio del proprio concorrente.        

3) Per prenotare io aspetto sempre l’ultimo minuto: così facendo risparmio!

Ecco un’altra bufala, le cui origini risalgono agli anni ‘80 e ‘90 del secolo passato, quando oltre il 50% del turismo organizzato si avvaleva di catene charter, cioè di voli a rotazione settimanale che i tour Operator acquistavano in anticipo, senza la certezza di riuscire poi a vendere tutti i posti disponibili.

Se, nell’imminenza della partenza, il volo charter aveva ancora molti posti disponibili, perché invenduti, l’Operatore lanciava sul mercato le cd. “offerte Last Minute”, cioè praticava sconti importanti sulle tariffe alle quali fino a quel momento aveva venduto il pacchetto turistico. Questa pratica da un lato ha permesso agli Operatori del charter di ridurre le perdite determinate dall’invenduto, (perché con simili sconti riuscivano sempre a far partire il volo quasi al completo), ma dall’altro ha imbarbarito il mercato, perché il miraggio del “Last Minute” ha ingenerato la tendenza a prenotare sempre più sotto data. Nel settore dei charter questo si è rivelato un boomerang, perché gli Operatori hanno ben presto perso il controllo della situazione: solo all’ultimo momento potevano avere la certezza che le loro catene charter si sarebbero riempite, e nel caso non lo fossero era ormai tardi per cancellarle, con pesantissime conseguenze economiche. Gran parte dei fallimenti registrati fra i Tour Operator si deve proprio alla cattiva od imprudente gestione di operazioni charter. Il danno è stato importante anche per il Turismo tradizionale, quello che in luogo dei charter utilizza i voli di linea: infatti l’idea che prenotare all’ultimo momento significhi risparmiare ha indotto i turisti italiani a prenotare i loro viaggi sotto data, scoprendo però che, così facendo, finivano per pagare di più non soltanto i voli di linea, (il cui prezzo sale man mano che l’aeromobile si riempie), ma anche i servizi a terra, (perché per hotel ed auto a noleggio vale lo stesso criterio dei voli: il prezzo aumenta man mano che decresce la disponibilità di camere e di veicoli). 
Dopo qualche anno gli Operatori si sono resi conto che sarebbe stato meglio incentivare l’”early booking”, cioè le prenotazioni anticipate, piuttosto che il “Last Minute”, ed hanno iniziato a concedere sconti a chi avesse deciso di prenotare con molto anticipo. Nel frattempo si sono decisi a ridurre grandemente il numero di operazioni charter in essere, decretando così la morte del Last Minute. Prima che la pandemia imponesse lo stop ai viaggi,  il turismo con voli di linea aveva recuperato diverse posizioni.  In materia di risparmio, per i voli di linea la regola d’oro è prenotare da 4 mesi a circa 1 mese prima della partenza del volo.

C’è un perché…: se prenotiamo con troppo anticipo rischiamo di trovare i sistemi di prenotazione non ancora abilitati alle tariffe più convenienti, (perché ogni Compagnia inizia a vendere i posti ad un certo livello tariffario, e solo in un secondo momento permette di prenotare le classi corrispondenti a tariffe scontate o promozionali). Se invece tardiamo troppo, rischiamo di trovare il volo già mezzo pieno, quindi con i posti volo a tariffa promozionale già esauriti. Anche da questo punto di vista conviene ricorrere ad un Consulente o Agente di Viaggi: a mio avviso la capacità di saper trovare per ogni Cliente la migliore soluzione-volo è una vera e propria Arte, in confronto alla quale le risorse che possono offrirci siti di comparazione come Skyscanner sono davvero poca cosa!

4) Con le Compagnie Low Cost il risparmio è enorme!

Anche in questo caso non è tutto oro ciò che riluce. Quando sono nate e si sono affermate le prime Compagnie low cost, la possibilità di acquistare un volo a poche decine di Euro sembrava davvero rivoluzionaria, e molte persone che con difficoltà avrebbero potuto permettersi un viaggio in aereo, hanno avuto la possibilità di sperimentare questo eccezionale mezzo di trasporto. Con il passare del tempo, però, la convenienza delle low cost è diminuita grandemente: vuoi perché le Compagnie tradizionali -per far fronte alla concorrenza delle varie Ryanair, Easy Jet, Vueling ecc.ecc. hanno introdotto delle tariffe ben più convenienti di prima; vuoi perché le low cost hanno affinato la propria strategia commerciale, ovviamente per aumentare i profitti e non certo nell’interesse del consumatore.   
Innanzitutto consideriamo che talvolta le Compagnie low cost operano su aeroporti periferici, spesso ben lontani dal centro delle rispettive città.
Ad esempio la tratta Roma-Parigi è operata da Ryanair con partenza da Ciampino (non dal meglio collegato Fiumicino) ed arrivo all’aeroporto di Beauvais, situato 80 Km. a nord della Capitale francese. Una volta atterrati a Beauvais, ci attendono o una navetta fino alla stazione di Beauvais, dove poi dovremo prendere un treno regionale diretto in Capitale; oppure un bus navetta pubblico dall’aeroporto alla città; oppure ancora una navetta ad uso privato fino alla Capitale: in ogni caso per raggiungere il centro di Parigi impiegheremo da un’ora e venti a un’ora e quaranta, e spenderemo, aseconda del mezzo scelto, una somma variabile compresa fra i 16 ed i 30 €. Negli anni scorsi la propensione delle Compagnie low cost ad utilizzare aeroporti periferici era quasi la norma; oggi  molte Compagnie hanno preso ad operare sugli aeroporti principali come quelle tradizionali, e questo sicuramente ha migliorato la situazione. 
Un’attenzione particolare occorre porre, in sede di prenotazione, alle tariffe praticate dalle Compagnie low cost. Gli slogan con cui richiamano l’attenzione del potenziale passeggero (ad es. “VOLA OVUNQUE VUOI A 5 EURO “) sono niente di più che specchietti per le allodole. Quando si va a prenotare, (che sia sul sito ufficiale della Compagnia oppure sui siti dei cosiddetti “consolidatori” come Expedia, Skyscanner, Volagratis, Gotogate ecc.ecc.), si scopre che la sbandierata tariffa a 5 Euro :

  • corrisponde ad un limitato numero di posti per specifiche tratte e specifiche date, tutte in bassa stagione e generalmente negli orari più “disagiati”
  • Non include il bagaglio in stiva ma soltanto un pezzo di bagaglio a mano da portare con noi in cabina: (quando va bene….perché ultimamente la tendenza delle Compagnie low cost è quella di richiedere un supplemento anche per questo)
  • Non include la preassegnazione del posto: nel senso che o accettiamo di sottoporci alla rincorsa del “chi primo sale meglio alloggia”; oppure -se vogliamo la certezza di poterci sedere vicino al nostro compagno di viaggio e dunque scegliamo la preassegnazione dei posti-, ci viene richiesto un supplemento
  • Non include le tasse aeroportuali né l’assicurazione di viaggio.

Ovviamente questi punti non valgono indistintamente per tutte le low cost, e spesso vengono lanciate delle tariffe promozionali che si discostano da essi, ma -volendo fare un discorso generale- ci sono molte probabilità che, in sede di prenotazione, vi troviate a dover fare i conti con quanto appena indicato. Di sicuro la tariffa finale che vi sarà addebitata sulla carta di credito risulterà ben più alta di quella sbandierata dalla pubblicità! 
C’è anche un altro aspetto, di non secondaria importanza, da considerare: nel malaugurato caso di cancellazione del vostro volo low cost, per problemi meccanici all’aeromobile o per ragioni comunque imputabili alla Compagnia, non aspettatevi di essere riprotetti su voli di altri vettori: nessuna Compagnia tradizionale o low cost accetterà mai di imbarcarvi sui propri voli. Ciò significa che va messa in preventivo una lunga attesa in aeroporto, con tutti i disagi conseguenti: casi di questo genere, con passeggeri disperati lasciati per giorni a bivaccare in aeroporto, sono frequenti ed ampiamente documentati dai mezzi di comunicazione.
Altrettanto frequenti i casi in cui le Compagnie low cost si fanno beffe della normativa internazionale in materia di tutela dei passeggeri, la quale impone alle Compagnie Aeree tutta una serie di azioni a tutela del malcapitato utente che abbia subito dei disservizi. 
In sostanza, come si diceva, non è tutto oro quel che riluce. E visto che la forbice tariffaria tra low cost e Compagnie tradizionali si è ampiamente ridotta, di volta in volta vale la pena valutare con attenzione se sia meglio scegliere la via del risparmio (di poche decine di Euro) lastricata di possibili inconvenienti o quella del comfort e della sicurezza, ancorché un po’ più costosa.
In questa giungla del turismo organizzato, è facile perdere la bussola, cadere vittima di trappole commerciali o di avventurieri senza scrupoli, incappare in offerte allettanti che celano realtà ben diverse. Per carità….questo accade in ogni settore del commercio e -più in generale- in ogni campo della vita. Se però ci si affida ad un professionista serio, competente ed in possesso di una lunga e solida esperienza, si può avere la certezza di essere tutelati in ogni fase della costruzione del viaggio. 
Trent’anni di esperienza nel Tour Operating mi hanno reso consapevole che fra le più grandi soddisfazioni personali e professionali ci sono quelle derivanti dai giudizi entusiastici espressi dai miei clienti al ritorno dal viaggio. Quando ti lodano per essere stato al loro fianco anche oltre l’obbligo contrattuale di assistenza, oppure ti riconoscono una somma competenza nella costruzione dell’itinerario che hanno compiuto, capisci che tutto l’impegno profuso nell’organizzazione di quel viaggio aveva un senso preciso, e ti rendi conto che -pur non avendo fatto altro che il tuo lavoro-, averlo fatto bene ti dà un legittimo senso di orgoglio. Qui di seguito alcune testimonianze:
Proprio in nome di questo orgoglio vi invito a sottopormi le vostre esigenze di viaggio: chi sono e come opero ve l’ho dettagliatamente illustrato nel mio primo For You, disponibile su CamTv. Chi desidera -senza impegno alcuno- compilare il “Questionario del Viaggiatore” affinché io possa elaborare, del tutto gratuitamente, il profilo del suo viaggio ideale, può scaricare il form cliccando sul pulsante:
Per tutti, è disponibile l’indirizzo di posta [email protected].  I viaggi stanno per riprendere….non facciamoci trovare impreparati!

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