Alcune attività pensano alla chiusura, al taglio delle retribuzioni o dei posti di lavoro. Altre si trovano ad affrontare dure prove competitive.
L’esigenza sentita è quella di essere accompagnati nella transizione verso il “post-COVID-19” e farsi trovare pronti per un decennio che tutto sarà fuorché normale.
Il digitale, strutture più agili e politiche più responsabili saranno il nuovo paradigma del lavoro.
Si renderà necessario l'adeguamento delle hard-skill a mutati modelli di business e un grande sforzo per gestire le resistenze culturali tramite un'attenzione crescente allo sviluppo delle soft-skill.
Probabilmente assisteremo a modalità di lavoro ibride, con conseguente necessità di trovare un giusto bilanciamento tra vita privata e lavorativa.
I responsabili HR dovranno adoperarsi per creare team dinamici, responsabilizzati, capaci di dare il meglio in contesti incerti e in repentino cambiamento. Occorrerà assicurare continuità di lavoro e una adeguata qualità di vita.
Il welfareaziendale è certamente uno strumento efficace per rassicurare i lavoratori, creare nuova coesione e rafforzare il sentimento di appartenenza al gruppo, mettendo a disposizione servizi idonei e opportunità di crescita.
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