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L'I Ching: una guida nella vita

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L'I Ching: una guida nella vita

Io e il l’I Ching

2021-01-14 16:01:50

Come ho conosciuto l'I Ching

Durante la mia non soddisfacente, ma molto formativa, adolescenza sfogavo l’infelicità leggendo (ci sono modi peggiori). Quello era il mio periodo cultural-psicologico, in cui leggevo di tutto, e soprattutto cose impegnate. Devo a quegli anni se ho letto Giuseppe e i suoi fratelli di Thomas Mann e Guerra e Pace di Tolstoj (oggi non ci riuscirei!!) e devo a quegli anni la conoscenza approfondita della comunicazione non verbale: avevo comprato e letto tutto quello che veniva pubblicato in italiano sull’argomento.

Avevo anche imparato a leggere le carte ed me la cavavo piuttosto bene. 

Un giorno in mi capitò di vedere in libreria un bellissimo testo rosso con scritte in oro dal titolo I King, collana Psiche e conoscenza della casa editrice Astrolabio decisi di comprarlo, o forse lui decise di venire a casa con me. Era il testo con la prefazione di Jung e la traduzione di Wilhelm e rimane, secondo me, il testo basilare.

Fu così che scoprii che l’I Ching è un antichissimo testo di divinazione cinese, molto amato da Confucio, che ne scrisse numerosi commenti, e scoprii anche un vero universo che ancora, dopo 45 anni, mi affascina. Cominciai a leggerlo, studiarlo e usarlo. Il libro mi ha accompagnato nei traslochi: prima a Bologna per frequentare l’università, poi a Milano per trovare lavoro.

A poco a poco approfondivo, poi ho frequentato corsi sull’argomento, comprato altri  testi, altre traduzioni. Giorno per giorno è diventato un amico e un mentore e, qualche volta, un insegnante scortese che evidenziava i miei limiti e difetti.

Ho cominciato a chiedermi come usarlo al meglio, e ho trovato modalità e qualche trucchetto. Un giorno ho ipotizzato di scrivere un libro per raccontare quello che avevo imparato. Ho cominciato, ma poi il libro è rimasto lì, con qualche pezzo scritto, per alcuni anni. 

Nel 2014 la malattia ha sconvolto, e ricostruito, la mia vita. Per diversi mesi le terapie erano talmente ingombranti che non riuscivo neanche a coltivare la mia grande passione: leggere. Finché un giorno un cliente mi chiese se potevo scrivere alcuni articoli. E, con mia grande sorpresa, mi accorsi che lo scrivere usava pezzi del mio cervello diversi da quelli della lettura o di qualunque altra attività impegnativa. Non chiedetemi perché: non riuscivo a leggere, ma potevo scrivere. Finii il libro: Volontà e Destino – l’I Ching come mentore nella vita quotidiana. Quando stavo consegnando le bozze, chiesi all’I Ching stesso quale futuro mi attendeva con quel libro. La risposta fu complessa, ed estremamente positiva. E no, non ho venduto migliaia di copie del libro, ma grazie a quel libro mi si sono aperte porte decisamente inaspettate.

Ho iniziato a tenere corsi, a insegnare cosa possiamo trarre dall’I Ching e come procedere, ho scritto un secondo libro Meditando con l’I Ching e ora, nel 2021, sto lavorando al terzo libro e sto pensando ad una seconda edizione, rivista e rivisitata, del primo testo.