
L'I Ching: una guida nella vita
Chi è?
Consultare l’I Ching permette di esplorare la propria identità ed anche lavorare in profondità su se stessi.
Ma è anche possibile scoprire qualcosa su un’altra persona? Comincio da qualche riflessione etica e poi cerco di rispondere alla domanda.

L’aspetto etico nel consultare l’I Ching è molto importante. Certo, ovvio, l’etica è sempre un elemento fondamentale della vita, ma in questo caso c’è qualche considerazione aggiuntiva da fare.
L’unica, netta, distinzione dicotomica che fa il Libro dei mutamenti è tra il nobile e l’ignobile, quindi interrogare l’I Ching con motivazioni scarsamente etiche è decisamente un controsenso e si possono ricevere risposte confuse o, peggio, decisamente ostili.
Fra i motivi scarsamente etici c’è naturalmente quello di farsi i fatti altrui.
Non è dunque corretto chiedere all’I Ching informazioni su un’altra persona, chiedere chi è, o cosa accadrà a qualcun altro.
È invece consentito chiedere in relazione a se stessi, ad esempio interrogando sulle intenzioni sentimentali che l’altro ha verso di noi. O, ancora, Chi è per me? Chi è nei miei confronti?
La risposta potrebbe dare informazioni sulla personalità di qualcun altro, ma solo in modo molto limitato alla relazione con noi.
E, se desideriamo aiutare qualcuno, non è corretto chiedere che problemi ha, ma è consentito chiedere se e come sia possibile aiutarlo.