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LO STUPORE SALVERA' IL MONDO. UN PASSO PER LA NUOVA UMANITA', Silvia Salvarani
Dalla lettura di un libro si esce spesso arricchiti, ma è raro uscirne anche commossi. Quando questo succede significa che ti sei fatto un regalo, facendo la scelta giusta in un settore, quello editoriale, ormai invaso da libri leggeri per non dire inutili, che nulla comunicano e niente ti lasciano.
La parafrasi di Dostoevskij è subito precisata nell'avvertenza dell’introduzione, perché l'autrice non ha niente di autoreferenziale, non indulge al piacere di apparire di molti scrittori esordienti né ha la pretesa di pubblicare “manuali per la felicità” di cui sono stato pure omaggiato, ma su cui poi niente ho scritto, perché non sono stato stimolato come lo sono adesso da questo breve, semplice, schietto e profondo volume.
Qui si tratta di donare agli altri una conquista di consapevolezza spiegando che non ci sono chiavi magiche o magnetiche o leggi di attrazione da scoprire, ma che esiste, proprio sotto i nostri occhi, una bellezza diversa e più profonda di quella già data dal vocabolo, inesprimibile a parole, anche se Silvia Salvarani, nota maestra di yoga, ci riesce benissimo (forse perché è anche artista e pittrice e le sa usare, le parole, come i colori delle sue bellissime opere): è lo STUPORE, il senso di meraviglia che proviamo fin dal primo istante in cui veniamo al mondo.
L’autrice ci prende per mano e ci porta in un viaggio attraverso la sacralità di ogni istante grazie ad una consapevolezza ritrovata da chi riesce a vedere ogni cosa con gli occhi puri della meraviglia e dell’entusiasmo, come dice Daniel Lumera nella prefazione.
Nessuna presunzione quindi, come lei stessa precisa, di dare salvifiche istruzioni per l’umanità, di cui pure in questo catastrofico periodo di pandemia mondiale ci sarebbe bisogno, ma la sola pura intenzione, di impegno civile e morale, di fare riscoprire quel senso di sacralità della vita, dell’ambiente, della natura, di noi stessi, che deriva dalla semplice osservazione della realtà sfrondata da ogni credo religioso, ideologico o culturale.
E allora arriva lo stupore, la meraviglia di comprendere che la vita è già di per sé un miracolo che si manifesta in tutte le cose: quando abbiamo, anche solo per un istante, questa consapevolezza, poi non possiamo più guardare fuori di noi con superficialità, tornare indietro, perché la nostra percezione già è cambiata e di conseguenza cambia anche il nostro modo di essere nel mondo.
Rieducarsi alla percezione del sacro per poi vivere con inevitabile stupore è il filo conduttore di questo libro scritto per (farci ritrovare la capacità di) stupire invece che narrare, grazie anche ai sorprendenti aforismi con il corredo di significative e luminose immagini (la fotografia d’arte è l’altra espressione artistica dell’autrice).
Vivere nella frequenza dello stupore è una possibilità data agli uomini più che ad ogni altra creatura su questo pianeta, perché possiamo, con l’intelligenza e la ragione, comprenderne anche il valore di armonia e di unità universali. Come non potevo stupirmi, e già commuovermi, leggendo la prima citazione di Oscar Wilde: “Io continuo a stupirmi ed è la sola cosa che rende la vita degna di essere vissuta.”.
“Possiamo ogni giorno allenarci a risvegliare in noi quello stupore infantile che è ancora nascosto ma presente nel nostro cuore di bambino/a, riappropriarci del sapore della bellezza e del mistero intimo di ogni cosa vivente.”
Ci sono frasi, come questa, talmente giuste ed esatte che non si può che riportarle così, tali e quali, nella loro perfezione, che non richiede spiegazione né commenti.
COLTIVARE LO STUPORE, come dice il titolo del primo capitolo, significa dare il giusto valore alle cose che sono sia parte di noi, sia esterne a noi e che in noi si riflettono: il RESPIRO, secondo capitolo, che inizia con l’Inno all’aria dell’autrice su bella immagine di cielo azzurro; IL CORPO, terzo capito, che inizia con l’immagine di una sfera di cristallo tenuta sullo sfondo di un tramonto e con l’aforisma di Sofocle sulla meraviglia più sorprendente: l’uomo; GLI OCCHI, quarto capitolo, con l’immagine dell’occhio e l’aforisma sulla verità che gli occhi non possono mai nascondere e il riferimento ai neuroni specchio; L’AUTOMASSAGGIO, con disegno sugli organi umani che sono ognuno parte del tutto e con la frase di Osho, perché la riflessologia plantare apre a percorsi sensoriali inusitati; IL PROFUMO, con una bellissima immagine di begonia che accompagna un aforisma di Rolland sulla felicità prima che si parli degli studi di Edward Bach; I COLORI, che influenzano la nostra vita più di quanto immaginiamo, capitolo che si apre con una toccante frase di Khalil Gibran sullo sfondo di un raro e sfumato arcobaleno; IL CIELO, che si apre con l’immagine di un cielo plumbeo attraversato dai primi raggi solari e la frase di Vincent Van Gogh Non mi stanco mai di un cielo azzurro (che bello trovare poi quella di Cesare Pavese!), capitolo che contiene riferimenti al fenomeno della pareidolia, ben nota ai grandi pittori della storia; e poi GLI ANIMALI, IL SUONO, IL MARE, IL CIBO, IL SOLE, L’ARTE, IL VIAGGIO, LE PIANTE, IL BOSCO, I CRISTALLI, L’ACQUA, capitoli ricchi di frasi e di altre immagini che ora non richiamo per non rovinare la sorpresa!
Non posso però non soffermarmi un attimo sui capitoli L’ASTRONOMNIA e LA FISICA QUANTISTICA, per le significative frasi, rispettivamente, di Vivekananda e di Isaac Newton, con le belle immagini di color blu dell’universo a corredo.
“Insomma non è difficile scoprire quante possibilità abbiamo per vivere con stupore e meraviglia ogni giorno della nostra vita.”
Per me questo libro, che serve a farci riscoprire tutti lo STUPORE, contiene una saggezza antica che dovrebbe essere insegnata fin dai primi anni di scuola. Invece sperperiamo spesso il nostro tempo in pensieri e azioni inutili quando non autodistruttive.
Purtroppo chi scrive è stato vittima per molti anni di pensieri negativi e fortemente penalizzanti, che gli hanno fatto perdere solo tempo rallentando la propria evoluzione mentale e spirituale. Per questo apprezzo ancor più questo libro che altrimenti, senza un vissuto di sofferenza, non saprei così intensamente percepire e far qui a mia volta vibrare con le giuste frequenze che merita.
Prendere contatto con le forze invisibili presenti nel creato ci renderà sempre più empatici con gli altri e con il mondo, per un salto evolutivo e una nuova società umana certamente possibile.
Milano, 6. 1.2021, Giovanni FF Bonomo – Candide C.C.
Fonte: https://alchimista1.blogspot.com/2021/01/lo-stupore-salvera-il-mondo-un-passo.html