Buddismo e vita quotidiana

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Cosa significa seguire la legge o il Dharma, cosa intendiamo in realtà?(Da Shakyamuni allo psichiatra Jung).

24/12/2019, 11:02

Anticamente e ancora oggi molti asseriscono che seguire la legge significhi seguire gli insegnamenti del Buddha Shakyamuni,

Anticamente e ancora oggi molti  asseriscono che seguire la legge significhi seguire gli insegnamenti del Buddha Shakyamuni, ed in parte è vero. Ma seguire la legge nel nostro tempo, giacché con la morte dei nostri maestri principali come Nichiren e Shakyamuni, questi insegnamenti se non seguiti attraverso un atto di fede sincera(non intellettuale) , che ci porta al cuore della conoscenza e della saggezza del nostro essere, sarebbe impossibile seguirli, o per meglio dire arrivare al cuore della saggezza di ognuno di noi.

Mi spiego meglio, oggigiorno seguire la legge è seguire il Gohonzon dentro di noi, ossia seguire tutti quei meccanismi inconsci che senza saperlo ci porteranno alla nostra felicità o realizzazione. Quindi l'insegnamento essenziale è quello di recitare davanti al Ghonzon per i nostri desideri, che possono essere sia  di natura materiale e sia di natura immateriale, oltre che a vedere i problemi che ci attanagliano la vita dalla giusta prospettiva. Seguire la legge significa seguire la nostra buddhità latente, ma guidati dal nostro cuore e dal Ghonzon, anche se molte delle nostre azioni potranno apparire senza senso e irragionevoli per noi è per gli altri. 

Quindi seguire la legge è una sorta di dialogo che si instaura tra noi e il nostro Gohonzon interno, che rappresenta la nostra vita più profonda. 


Quindi abbiate fiducia in voi stessi, ma con prudenza saggezza e state attenti alla vostra incolumità. 


Jung, psichiatra che ritengo che si avvalga molto bene delle teorie che regolano la nostra mente e la nostra vita disse:



«Se seguirete  fedelmente l’inconscio, la vostra  intelligenza non s’impantanerà, anzi si accrescerà. Ma se vi rapportate all’inconscio in modo intellettuale, siete perduti. L’inconscio non è un’opinione, non è un’ipotesi. E’ una Presenza. Un fatto. C’è. Succede.»


(Jung in – Jung Parla. Interviste e Incontri. Adelphi Edizioni, p.449)