ASTROLOGIA E DINTORNI

Psicologia & Relazioni

IL CAPRICORNO E IL SOLSTIZIO D'INVERNO

2019-12-20 15:19:23

PAROLE CHIAVE: CONDENSARE, CONCRETIZZARE. Dal 22 Dicembre al 20 Gennaio siamo nel tempo del CAPRICORNO, ultimo segno di TERRA, femminile, cardinale. Maestro: SATURNO. Bisogno di base: SICUREZZA. Problema di fondo: PESSIMISMO, TIMIDEZZA. Corrispondenza anatomica: lo scheletro, sistema osseo.

CHI E' IL CAPRICORNO


  • E’ il decimo segno dello Zodiaco e coincide con l’inizio dell’Inverno: in questo periodo la TERRA è gelata e spoglia, il seme deve concentrare tutta la sua energia in una direzione per poter sbocciare a primavera.I Capricorni sono così: hanno un 'nocciolo duro' interno così resistente, resiliente e paziente che arrivano sempre all'obiettivo che si prefiggono.
  • il Capricorno è così: paziente, tenace, costante, organizzato, ambizioso. Ha un obiettivo, lo vede lucidamente e sa che lo raggiungerà, passo dopo passo, senza fretta.
  • Sono tenaci, testardi, costanti, organizzati. Sono spesso schivi o timidi, ma ambiziosi, talvolta rudi o sbrigativi, i Capricorno non amano molto la compagnia, preferiscono ritirarsi in solitudine e soprattutto non esporsi emotivamente o affettivamente.  Essenziali, sobri, ponderati, non amano perdere tempo. 
  •  Lavorano con efficienza massima, non sprecano risorse e non badano troppo ai dettagli superficiali.
  • Sono razionali, pragmatici: le cose si fanno bene e una per volta. 
  • Sono spesso pessimisti (realisti dal loro punto di vista), preferiscono prevedere il bicchiere mezzo vuoto.
  • Il segno del Capricorno è collegato anatomicamente al sistema osseo: lo scheletro  d’altra parte è la struttura (Saturno) che regge il corpo, e riflette la rigidità, la robustezza e la stabilità del carattere e normalmente della salute del segno (e la sua longevità).
    I punti deboli di somatizzazione  sono quindi disturbi reumatici, artrosi, dolori alle articolazioni (gomiti e ginocchia, in particolare), ma anche problemi ai denti e alla schiena (scoliosi).
  • Il Fiore di Bach associato è MIMULUS: PAURA/CORAGGIO sono parole chiave del fiore e del segno.

SOLSTIZIO D'INVERNO. 

Il 'sole fermo'

SOLSTIZIO dal latino solstitium, significa “sole fermo”. Il Capricorno dà inizio alla stagione invernale nel giorno del SOLSTIZIO, quando Il buio della notte raggiunge la massima estensione e la luce del giorno la minima. Ma è anche il momento in cui la luce ricomincia a crescere. 

Il sole,  nel solstizio d’inverno giunge nella sua fase più debole quanto a luce e calore, pare precipitare nell’oscurità, ma poi ritorna vitale e “invincibile” sulle stesse tenebre. E proprio il 25 dicembre sembra rinascere, ha cioè un nuovo “Natale”.

In questo periodo,  quasi tutti i popoli hanno sempre celebrato la nascita dei loro esseri divini: in Egitto si festeggiava la nascita del dio Horus, che mosaici ed affreschi raffigurano in braccio a Iside,  in Babilonia si celebrava il culto della dea Ishtar e di suo figlio Tammuz,  considerato l’incarnazione del Sole.  Ishtar veniva rappresentata con il suo bambino tra le braccia e attorno alla testa di Tammuz si rappresentava un’aureola di 12 stelle. Anche in questo culto il dio Tammuz muore per risorgere dopo tre giorni.  Nei giorni del solstizio d’inverno, nell’antica Grecia si svolgeva una festa in onore di Dioniso, nel Messico pre-colombiano nasceva il dio Quetzalcoath il dio Freyr, figlio di Odino e di Freya, era  festeggiato dalle genti del Nord; Buddha in Oriente; Krishna in India; mentre  in Persia si celebrava il dio guerriero Mithra, anch’esso partorito da una vergine e soprannominato “il Salvatore”.

Nell'antica Roma si svolgevano i Saturnali, festa pagana in onore di SATURNO, che finiva proprio il 25 Dicembre.


I Saturnali avevano inizio con grandi banchetti e sacrifici, fino a sfociare in vere e proprie orge. Chiunque vi partecipasse, aveva l'obbligo di scambiarsi gli auguri, accompagnati da piccoli doni simbolici, detti strenne. In questi giorni di festa in onore di Saturno, le distinzioni sociali erano abolite e gli schiavi, per gioco, potevano considerarsi temporaneamente uomini liberi e prendere il posto dei propri padroni, un vero e proprio mondo alla rovescia in cui regnavano la burla e la sovversione.

 I suoi festeggiamenti, affinché fossero di buon auspicio, avvenivano durante la parte dell’anno in cui cadeva il solstizio d’inverno e in cui si attendeva, in un momento buio come dicembre, la rinascita della natura. Non è un caso che queste celebrazioni facevano da preludio al "dies natalis Solis Invicti", il giorno di nascita del Sole Invincibile, che cadeva proprio il 25 dicembre. Il “nostro” Natale mette assieme i Saturnali e il Sol Invictus e si festeggia nella stagione del Capricorno, che contiene in sé quindi anche un significato profondo di successo, abbondanza e ricchezza. 




151