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Le Streghe e imbolic
Imbolic candelora, imbolc e quella gioia e maledizione di una Strega.... Tanto più sente tanto più starà male, di seguito uno scritto, redatto da persona addentro ad un mondo sconosciuto per testate online
IMBOLC: LA FESTA DELLA LUNA CRESCENTE
Pubblicato il 31 Gennaio 2006 da Myrrdin
IMBOLC – LA CANDELORA – Festa della fecondità e della purificazione
Celebrate il risveglio della terra.
Molte Streghe festeggiano la triplice Dea Brigid in questa occasione.
Imbolc si festeggia la notte del 31 gennaio, il 1° e il 2 Febbraio. Questa seconda data è conosciuta anche come la Candelora cristiana.
Un vecchio detto che mia nonna mi ripeteva sempre suona più o meno così : “MADONA CANDELORA DALL’INVERNO SEMO FORA MA SE PIOVE FIOCA O TIRA VENT PER QUARANTA DI SEM AMO’ DENTR “
La luce che è nata al Solstizio di Inverno comincia a manifestarsi all’inizio del mese di febbraio: le giornate si allungano piano piano, anche se la stagione invernale continua a mantenere la sua gelida morsa.
Nell’antichità si era molto più attenti ai mutamenti delle stagioni, anche per motivi di sopravvivenza. Questo era il più difficile periodo dell’anno poiché le riserve alimentari accumulate per l’inverno cominciavano a scarseggiare. Pertanto, i segni che annunciavano il ritorno della primavera erano accolti con uno stato d’animo che oggi non riusciamo ad immaginare
Presso i Celti l’1 febbraio era IMBOLC, in molte località dei paesi celtici questa data è chiamata anche “Festa della Pioggia”.
Imbolc è una delle quattro feste celtiche, dette “feste del fuoco” perché l’accensione rituale di fuochi e falò ne costituiscono una caratteristica essenziale, questo è infatti il periodo della luce crescente.
Non vi erano grandi celebrazioni tribali in questo buio e freddo periodo dell’anno, tuttavia le donne dei villaggi si radunavano per celebrare insieme la Dea della Luce (le celebrazioni iniziavano la vigilia, perché per i Celti ogni giorno iniziava all’imbrunire del giorno precedente).
Questa ricorrenza è particolarmente legata al triplice Dea Brigit, divinità del fuoco, della tradizione e della guarigione, ella era infatti la patrona dei fabbri, dei poeti e dei guaritori. Controparte celtica di Athena-Minerva, è la conservatrice della tradizione, perché per gli antichi Celti la poesia era un’arte sacra che trascendeva la semplice composizione di versi e diventava magia, rito, personificazione della memoria ancestrale delle popolazioni.
La capacità di lavorare i metalli era ritenuta anche essa una professione magica
Sotto l’egida di Brigit erano anche i misteri druidici della guarigione, e di questo sono testimonianza le numerose “sorgenti di Brigit”. Diffuse un po’ ovunque nelle Isole Britanniche, alcune di esse hanno preservato fino ad oggi numerose tradizioni circa le loro qualità guaritrici. Ancora oggi, ai rami degli alberi che sorgono nelle loro vicinanze, i contadini appendono nastri a indicare le malattie da cui desiderano essere guariti.
Sacre a Brigit erano la ruota del filatoio, la coppa e lo specchio.
Lo specchio è uno strumento di divinazione e simboleggia l’immagine dell’Altro Mondo cui hanno accesso eroi e iniziati.
La ruota del filatoio è il centro ruotante del cosmo, il volgere della Ruota dell’Anno.
La coppa rappresenta il grembo della Dea da cui nascono tutte le cose.
A Santa Bridget fu consacrato il monastero irlandese di Kildare, dove un fuoco in suo onore era mantenuto perpetuamente acceso da diciannove monache. Probabilmente la devozione delle suore di Kildare si ricollega alle Galliceniae, una leggendaria sorellanza di druidesse che sorvegliavano gelosamente il loro recinto sacro dall’intrusione degli uomini e i cui riti furono mantenuti attraverso molte generazioni.
Il fuoco bruciò ininterrottamente dal tempo della leggendaria fondazione del santuario, fino al regno di Enrico VIII, quando la Riforma protestante pose fine a questa devozione più pagana che cattolica.
Riti tradizionali di Imbolc
I riti di Brigit celebrati a Imbolc ci sono stati tramandati dal folklore scozzese e irlandese.
Il letto di Bride
Nelle Isole Ebridi le donne dei villaggi si radunano insieme in qualche casa e fabbricano un’ immagine dell’antica Dea, la vestono di bianco e pongono un cristallo sulla posizione del cuore.
In Scozia, la vigilia di Santa Bridget le donne vestono un fascio di spighe di avena con abiti femminili e lo depongono in una cesta, il “letto di Brid”, con a fianco un bastone di forma fallica. Poi esse gridano tre volte “Brid è venuta, Brid è benvenuta!”, indi lasciano bruciare torce e candele vicino al “letto” tutta la notte.
Se la mattina dopo trovano l’impronta del bastone nelle ceneri del focolare, ne traggono un presagio di prosperità per l’anno a venire. Il significato di questa usanza è chiaro: le donne preparano un luogo per accogliere la Dea e invitano allo stesso tempo il potere fecondante maschile a unirsi a lei
La croce di Brigid
In Irlanda, si preparano con giunchi e rametti le cosiddette croci di Brigit, a quattro bracci uguali racchiusi in un cerchio, cioè la figura della ruota solare (che è simbolo appropriato per una divinità del fuoco e della luce); lo stesso giorno vengono bruciate le croci preparate l’anno prima e conservate fino ad allora.
La vecchia divinità dell’autunno e dell’inverno si trasformava nella giovane Dea della primavera, in quell’infinita catena d’immortalità che è il ciclo di nascita, morte e rinascita, e Brigit rappresenta appunto la giovane Dea della primavera.
Una leggenda
In un antico codice irlandese, si narra che a Roma i ragazzi usavano giocare ad un gioco da tavolo in cui una vecchia megera liberava un drago mentre dall’altra parte una giovane fanciulla lasciava libero un agnello che sconfiggeva il drago. La megera allora scagliava un leone contro la fanciulla, la quale però provocava a sua volta una grandine che abbatteva il leone.
La megera non è altro che la Vecchia Dea dell’Inverno sconfitta dalla Giovane Dea della Primavera. Essendo questa leggenda stata raccolta in un ambito culturale celtico, si può supporre che la Vecchia altri non era che la Cailleach a cui si contrappone Brigit. In realtà è la Vecchia Dea che si rinnova trasformandosi in Giovane Dea,(nelle fiabe l’eroe che coraggiosamente bacia una vecchia megera si ritrova di fronte una bellissima fanciulla…).
Il serpente appare come uno degli animali-totem di Brigit. In molte culture il serpente o drago è simbolo dello spirito della terra e delle forze naturali di crescita, decadimento e rinnovamento. Nel giorno di Bride il serpente si risveglia dal suo sonno invernale e i contadini ne traevano il presagio della fine imminente della cattiva stagione.
La Dea Februa
In un’altra area culturale europea, nell’antica Roma, i primi giorni di febbraio erano sacri alla dea Februa o a Giunone Februata. “Februare” in latino significa purificare, quindi febbraio è il mese delle purificazioni.
Processioni in onore di Februa percorrevano la città con fiaccole accese, simbolo di luce e allo stesso tempo, di purificazione.
La Candelora
Un ’altra usanza, legata anche a rituali di fertilità erano i Lupercali: i Luperci, sacerdoti di Fauno, correvano per le strade vestiti solo con una pelle di capra e con una frusta (anche essa fabbricata con strisce di pelle di capra) con la quale battevano le giovani spose per propiziarne la fertilità (e quindi la capacità di partorire).
La Chiesa , per combattere queste usanze, istituì processioni con candele, alle quali a partire dall’11° secolo aggiunse la benedizione delle candele per gli altari. Col nome di Candelora è nota la festa cristiana del 2 febbraio, è evidente che la nuova religione non ha potuto modificare il significato autentico della festa, un significato che è profondamente incarnato nella Natura e nello spirito umano.
Il legame della festa con le candele, la purificazione e l’infanzia, sopravvisse nell’usanza medievale di condurre le donne in chiesa dopo il parto a portare candele accese.
L’idea di una purificazione rituale in questo periodo è rimasta forte nel folklore europeo. Ad esempio le decorazioni vegetali natalizie vengono messe da parte e bruciate alla Candelora per evitare che i folletti che in esse si sono nascosti infestino le case.
Il concetto di purificazione è presupposto di una nuova vita: si eliminano le impurità del passato per far posto alle cose nuove.
Celebrare Imbolc
è opportuno praticare una dieta più leggera, possiamo anche decidere di fare una bella pulizia in casa! E’ utile purificare la nostra casa e il nostro corpo con il fumo dell’incenso
Psicologicamente è il momento di purificare la nostra mente dai cattivi pensieri e dai sentimenti inadeguati. Una bella pulizia mentale, che ci consenta di fare entrare in noi la luce della Natura rinnovata e di partecipare al risveglio del cosmo dalla lunga notte invernale.
Accendere una candela
Un rituale molto semplice può essere quello di accendere una candela bianca (colore di purificazione) dicendo “Accendo la fiamma di Brigit per illuminare il cammino della mia vita”.
Si mediti sui significati della festa: sul nostro bisogno di purificazione, sulla necessità di abbandonare cose e aspetti della nostra vita che non ci piacciono più, sulle nuove cose che vogliamo portare nelle nostre esistenze.
Poi si porti la candela accesa nelle varie stanze della nostra abitazione, facendo il giro degli ambienti in senso orario (magicamente è la direzione propizia, che porta energia). Alla fine si spenga la candela dicendo “Spengo la fiamma di Brigit per farla vivere in me” e si visualizzi la luce della candela che entra in noi.
Imbolc essendo una delle ‘feste del fuoco’ festeggiata attorno ai falò rituali ove il fuoco è visto come simbolo di luce e di purificazione che si esprime attraverso le giornate che si allungano, il tiepido sole, l’Acqua Lustrale e le fiammelle delle candele bianche accese.
Il sole prepara con i suoi raggi la terra e la riscalda come fosse un grembo materno in vista della prossima semina e dei futuri raccolti. Con questa festa la Madre Terra ancora giovane si prepara ad incontrare il Giovane Sole.
Questo è l’inizio di un lungo cammino spirituale e fecondo a livello d’ispirazione per gli artisti, gli scienziati, i conquistatori e i maghi.
Non a caso le pulizie generali alle nostre dimore vengono fatte in primavera, perché è questo il tempo della purificazione e lo useremo per toglierci di dosso e attorno definitivamente il vecchio e il negativo che ci potrebbe essere di ostacolo per il nuovo anno e le nuove iniziative che andremo ad intraprendere.
Sbarazziamoci delle vecchie abitudini, idee, preconcetti, dei nostri lati negativi del carattere.
Apriamo le finestre di casa e accogliamo in noi e nella nostra vita il nuovo sole con tutti i suoi messaggi di trasformazione, apriamo il nostro spirito e prepariamoci ad accogliere la vita che da sempre avremmo voluto vivere.
Noi siamo cio’ che vogliamo, decidiamo oggi che cosa vogliamo essere e lavoriamo per raggiungere il nostro scopo.
PRATICHE
Bruciare l’incenso di IMBOLC, una miscela di mirra, alloro, basilico e angelica, erbe reperibili in erboristeria.
Spazzando per terra con la scopa di saggina, prima di creare un cerchio rituale con sale grosso o semplicemente per spazzare via dalla casa la negatività, recitare: ” Con la scopa e l’energia gelo e morte spazzo via. Da oggi presto l’inverno sarà un ricordo, spazzo spazzo tutto attorno e quel che è inutile tolgo di torno!”.
E’ questo il giorno per benedire le candele che saranno usate durante l’anno e lo faremo con queste parole:
“Io (dire il proprio nome esoterico) vi benedico creature di fuoco, di luce e di cera, la negatività scaccerete e luminose brucerete. Siate strumento al servizio del bene e dell’equilibrio per volere mio e della magia, così sia.” Fate su esse per tre volte il segno della croce con le dita indice e medio della mano destra.
Accendere tutte le luci di casa per qualche minuto o meglio, accendere in ogni stanza una candela bianca
Bruciate tutte le decorazioni conservate a YULE per propiziare la fortuna nel nuovo anno.
Dopo cena uscite all’aperto e tracciate a terra i simboli maschile e femminile (Venere e Marte) e chiudeteli in un cerchio tracciato in senso orario e dite: “Nel sole la vostra luce risplende, la primavera verso la fioritura guidate, quando i vostri cuori uniti saranno nell’amore, sempre piu’ intenso sarà della luce il bagliore.”
PURIFICAZIONE E RINNOVAMENTO PROFONDO.
Febbraio è da sempre il mese dell’anno riservato alla purificazione ed acquista il profondo significato della rigenerazione.
Celebrare Imbolc e la Candelora risveglia nell’uomo le forze di rinnovamento, per ringiovanire nel fisico e nella mente e rafforzarne la volontà.
Chi segue un cammino iniziatico deve imparare non a “desiderare” ma bensì a “volere”. IO POSSO, IO VOGLIO, IO COMANDO, queste parole devono trovarsi al termine di un incantesimo.
Ma solo se si e’ convinti e certi delle parole che escono dalla nostra bocca otterremo dei risultati.
Beninteso, non si deve mai essere ostinati; volontà e fermezza di fare e di essere non sono mai sinonimo di un’arroganza sterile.
Dedicatevi alla meditazione, al rilassamento e alla visualizzazione, le tre azioni che rieducano la psiche e aprono il nostro terzo occhio, per elevare e sviluppare la sensitività.
Ringrazio tutte le fonti da cui ho attinto per sapere di più su questa festa celtica e che mi hanno così permesso di farvi dono della conoscenza di IMBOLC.
Quello che più mi stupisce è come prima ancora di venire a conoscenza del fatto che IMBOLC-CANDELORA hanno uno stretto legame con il drago…ho assegnato questo animale totemico a colui che è nato il 2 Febbraio… AUGURI DRAGO