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Se lavori nello spazio della polarità e cerchi di aiutare una persona che, ad esempio, sta attraversando una crisi emotiva legata alla sua relazione, ti lascerai guidare (senza accorgertene) dalle tue stesse esperienze/traumi legati alle relazioni e puoi reagire come "Non posso credere che l'abbia fatto". Un marito non dovrebbe comportarsi così! ” e tu butti gas sul fuoco.
Alcune persone vivono per 30 o 40 anni ossessionate da qualcosa del loro passato - un evento/situazione che li ha fortemente colpiti - parlando solo di quella cosa, lamentandosi sempre di essa, incolpando quella cosa/quella persona per tutti i problemi/fallimenti nella loro vite. Vivono 30 o 40 anni pieni di ogni tipo di esperienza, ma per tutto questo tempo sono in realtà bloccati in quell'episodio accaduto decenni fa, con gli stessi vividi risentimenti / portando lo stesso risentimento delle persone coinvolte.
Quando riesci a funzionare dallo spazio di neutralità, vedi un episodio del genere da un livello di Coscienza più alto, hai una prospettiva diversa sulle cose e quella situazione perde la sua carica emotiva, non sei più bloccato al livello in cui eri pochi decenni fa. Capisci qual era lo scopo di quella situazione, capisci qual è la lezione che dovevi imparare da quella situazione.
Maria Liliana Geanta
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"La fatica spirituale di una donna!
La donna spiritualmente stanca è la donna che ha fatto tutto: era una madre, è una lavoratrice, una casalinga, una moglie, un'amica, una figlia, una consigliera..., in una parola, l'eroina super forte che un giorno ha raggiunto la fine dei suoi poteri, sentendo fisicamente, mentalmente ed emotivamente che non può più!
La donna spiritualmente stanca è la donna che ha raggiunto una fase in cui si sente bloccata, persa, esausta e in cerca di risposte, per questo non può più, ma finalmente capisce che l'amore dei propri cari è un piacere ma allo stesso tempo un sacrificio.
La donna spiritualmente stanca è la donna che un giorno si sveglia, sentendo che è giunto il momento di ritrovare la sua forza, vitalità e assumersi la responsabilità di vivere per lei, rendendo le sue tante anime felici, inclusa la sua.
Quando questa donna spiritualmente stanca raggiunge questo punto della sua vita, è pronta per il cambiamento, pronta a intraprendere il viaggio verso la comprensione, la conoscenza di sé e la manifestazione.
Ti auguro una vita spirituale piena di vitalità e felicità!
Maria Liliana Geanta
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Senza aggrapparsi a nulla
Un tale chiese al Buddha:
“Vorrei sapere qualcosa di più
di quello stato di pace,
di solitudine e di quieto distacco.
Come si fa a diventare calmi,indipendenti,
senza volersi aggrappare a nulla?
Si arriva a questo rispose il Buddha,
“sradicando l’illusione dell”io sono’.
Stando attenti e vigili si comincia
a lasciar andare i desideri
man mano che insorgono.
Ma qualunque risultato si ottenga,
bisogna stare attenti alla superbia spirituale.
Bisogna evitare di credersi superiori agli altri,
o peggiori, o uguali,perché ogni paragone
non fa che rafforzare l’ego.
Bisogna cercare la pace interiore
e non dipendere da una pace
che sta in qualche altro posto.
Se si è quieti nell’intimo,non esiste più il sè.
Nelle profondità dell’oceano
non ci sono onde:
così è per la persona pacificata.
E’ calma,tranquilla,senza più nulla da afferrare.
Ha mollato il fondamento del sè e non dá più luogo alla costruzione del senso d’importanza personale e del desiderio”.
Buddha “Sutta Nipata”
Maria Liliana Geanta
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