Angela Catalini

Scriviamo un racconto (Lezione 15)

2019-03-16 18:06:00

Vi anticipo i prossimi argomenti di cui parleremo. Oltre al finale del nostro racconto, mi piacerebbe parlare delle case editrici, di come presentare al meglio i nostri lavori, delle altre forme di pubblicazione (il self publishing in particolare), il diritto di autore o copyright e per finire la promozione di un libro. In questa lezione invece, qualche accenno sulla correzione di bozze e l’editing. Considerate che quando scrivete un testo, si tratta di una prima stesura a cui ne seguiranno altre. Gli autori in genere lasciano passare del tempo tra la prima e la seconda stesura che chiamano “fase di decantazione”. Per correggere un testo infatti, è necessario staccarsene, in modo da essere più obiettivi. Per quanto un autore possa essere bravo però, è veramente difficile, se non impossibile correggere se stessi. Alcuni autori non vogliono sentir parlare di editing, perché si ritengono infallibili e non sopportano che qualcuno possa mettere in discussione le proprie capacità. Questo è un discorso sbagliato, perché tutti possiamo migliorare, ma per farlo qualcuno deve farci sapere dove sbagliamo, ci deve correggere. In rete ci sono molti forum di scrittura strutturati in forma di laboratorio, dove gli autori postano i propri testi e commentano quelli degli altri. Uno scambio importante ma, se volete un prodotto professionale, dovete per forza rivolgervi a un professionista. Alcuni editori si limitano a un correttore di bozze oppure fanno un editing leggero. Sono servizi che hanno un costo considerevole, per questo si evita di intervenire radicalmente (un bravo editor prende circa 5 euro a cartella), ma, dopo il restyling, vi ritroverete tra le mani un lavoro perfetto. Da valutare insieme al vostro editore. (Nell'immagine, una raccolta di racconti in vendita su Amazon).

Angela Catalini

Scriviamo un racconto (Lezione 14)

2019-03-16 11:54:42

Come ogni racconto che si rispetti, anche il nostro avrà un inizio, uno svolgimento e una conclusione. Dell’incipit abbiamo già parlato, sappiamo quanto sia importante la descrizione dei personaggi ogni volta che ne introduciamo uno nella narrazione, abbiamo imparato che i dialoghi vivacizzano il testo e che il conflitto (difficoltà, problematiche), crea interesse nel lettore. Ora vediamo un altro elemento chiave: il climax. Come possiamo definirlo? In parole povere è la resa dei conti. Un evento che tutti aspettavamo accadesse, il momento di massima tensione del racconto. Torniamo all’esempio che vi avevo fatto in uno dei capitoli precedenti: un tizio prende la pistola, controlla il caricatore ed esce. Accadono delle cose, magari incontra delle persone, prende informazioni e alla fine trova la persona che stava cercando. Ricordatevi di motivare ogni azione, forse il tizio è spinto dall’odio per un torto subito, oppure è un killer a pagamento, questo siete voi a deciderlo. Il climax sarà il momento in cui questo assassino si trova davanti alla sua vittima (massima tensione). Avete lavorato sodo per arrivare fino a lì e avete tenuto incollato il lettore proprio per sapere come andrà a finire. Non sprecate la vostra occasione, il climax è importante almeno quanto il finale di cui parlerò più avanti. Buona scrittura a tutti! (Nell'immagine, una raccolta di racconti disponibile su Amazon).

Angela Catalini

Scriviamo un racconto (Lezione 13)

2019-03-16 08:58:51

Il racconto è già a buon punto. Lo abbiamo iniziato, abbiamo presentato i personaggi, inserito dialoghi, movimentato un po’ la storia. Ma non basta. Dobbiamo scrivere un racconto che piaccia, che interessi. Come fare? Vi giro il consiglio che un insegnante di scrittura creativa della scuola Omero di Roma indicò a noi studenti nel lontano 2006. “Immaginate che il vostro personaggio sia su un albero. Voi dovete tirargli le pietre per buttarlo giù.” Tutti noi ci chiedemmo perché mai avremmo dovuto fare una cosa del genere, ma in realtà ci stava parlando di una cosa fondamentale nella narrativa: i conflitti. Tirare pietre a un personaggio significa rendergli la vita difficile, creargli dei problemi da risolvere. Immaginate un racconto un cui il vostro personaggio è bello, felice, fortunato, ottiene innumerevoli successi lavorativi, conquista la donna del cuore, vince al superenalotto, viaggia, diventa famoso. A chi interessa un romanzo di quel tipo? Non c’è neanche un problema, tutto fila liscio. Troppo. In poche parole è inverosimile e pure un po’ noioso. Dunque, ricordatevi che, qualsiasi cosa stiate scrivendo, deve presentare delle “grane” da risolvere. Rendete la vita difficile al vostro personaggio e avrete l’attenzione del pubblico. A presto con la prossima lezione! (Nell'immagine, estratto dalla trilogia fantasy "The School").

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