Alessia Lenoci

Founder Junior

GIORNI SPRECATI Una strana sensazione rispetto ai primi giorni della quarantena. Si continua a morire, ma nell'aria non c'è nulla di tragico. Molte persone sentono una sorta di delusione: anche questa volta non cambierà niente. E tornare nel mondo fa quasi paura. Non siamo attesi da nessun fervore collettivo, ma da diffidenza. Ognuno può portare la malattia agli altri, non si sente la vigilia di una grande svolta epocale. La verità è che c'è una minoranza di persona che credono al mondo, credono ancora alla luce dei corpi. Per troppi il corpo ormai è diventato un semplice mezzo di trasporto. è il mezzo per andare a lavoro, per andare dal parrucchiere, per andare al bar, per andare al mare. Alla fine il corpo è il mezzo di trasporto del telefonino, è la carrozza in cui trasportiamo il giocattolo degli adulti e dei bambini. Non so se facciamo ancora in tempo a ravvivare la situazione. Siamo dentro una tragedia abortita, attutita. Da una parte il dolore dei parenti delle vittime, dall'altra un'umanità che ha perso anche l'appuntamento col panico. Più si fa concreta la possibilità di non ammalarsi e più si avverte l'evanescenza del sacro, la fessura in cui lentamente si sta svuotando l'eccezionalità di questi giorni. I morti continuano a essere un dettaglio in questa vicenda, un numero. Siamo dentro un mondo sfiatato, la fine del virus ci porterà piano piano alle beghe della politica, riporterà un fiume di macchine nelle strade. L'umanità non ha guide, non ha maestri. Non ha neppure voglia di piangere, di fermarsi veramente a riflettere. Forse qualcuno avrà la tentazione di cambiare la sua vita, ma la maggioranza sembra pronta a riprendere la via delle merci sul binario produzione e consumo. Erano giorni preziosi e li abbiamo sprecati, ormai comincia a essere penosamente chiaro. Franco Arminio

Alessia Lenoci

Founder Junior

Tutti che non vedono l'ora di tornare alla normalità, ignorando che è proprio quella normalità ad averci portato in questa situazione. Fino a quando non si parlerà di rivedere il sistema economico, il mondo del lavoro e soprattutto le politiche ambientali, non ci sono speranze per il futuro. Ne sono convinta.

Alessia Lenoci

Founder Junior

L’uomo è natura. Le sculture vegetali di Olga Ziemska

26/04/2020, 17:14

L’artista statunitense, di origini polacche, Olga Ziemska realizza installazioni ambientali e sculture di grandi dimensioni, con l’intento di creare, per mezzo dell’arte, una nuova sensibilità ecologica, e una relazione più empatica tra l’uomo e la natura.

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