Alessia Lenoci

Founder Junior

Maggio degli alberi - 21. L'AVOCADO

21/05/2020, 17:19

Oggi vorrei parlarvi di un altro albero a me molto caro perchè ne ho uno in casa da circa 3 anni e lo vedo crescere sotto i miei occhi giorno per giorno. Si tratta dell' avocado, un albero dai frutti preziosi!

Alessia Lenoci

Founder Junior

Eh già, il suono del like di cam penso che faccia a tutti un certo effetto. Soprattutto quando, appena pubblicato un post, ne arrivano tanti subito. È come sentirsi dire "wow, che bel post!". E ci si sente gratificati. Purtroppo ci sono anche molti casi in cui, pur essendo sicuri di aver condiviso un articolo interessante e ben fatto, in termini di riscontro si rimane piuttosto delusi. Ci può stare. Spesso il valore delle cose non è oggettivo e risente di una serie di fattori. Lo sappiamo tutti. Ora, ieri ho sentito di scrivere un messaggio privato ad un follower del mio canale Physis per ringraziarlo con il cuore per il suo interesse e sostegno generoso ai miei post. Perché basta poco per demotivarsi, quando sembra che il proprio lavoro non trova ascolto e apprezzamento. Ma basta anche solo qualcuno che ti mostra il proprio interesse, che senti di essere sulla strada giusta. Così invito me stessa e tutti noi a far sentire gli altri apprezzati, quando sinceramente ci sentiamo vicini e ispirati delle passioni e visioni degli altri. Perché Cam.tv è questo.

Alessia Lenoci

Founder Junior

Quello che rende la popolazione Himba unica e immediatamente riconoscibile è il loro aspetto e soprattutto il risultato di quella miscela che, soprattutto le donne, si spalmano sul corpo e che le rende simili a statue di terracotta. Questa mistura, grazie alla quale sono conosciuti come “il Popolo Rosso della Namibia”, viene chiamata otjize e viene utilizzata sul corpo, sui capelli e perfino su abbigliamento e gioielli. L’otjize è una miscela di burro, ocra e resine profumate ottenute dalla Commiphora Wildii, le donne Himba la utilizzano per proteggersi dal clima caldo e secco del deserto del Kaokoland e dai raggi del sole, inoltre è considerate un buon repellente per gli insetti. Oltre a tutte queste funzioni l’otjize viene utilizzato per un motive estetico, infatti conferisce alla pelle e ai capelli una colorazione rossastra, simile alla terracotta. Per gli Himba il colore rosso è ricco di simbolismi, rappresenta la terra e il sangue, ossia le essenze della vita; gli Himba infatti sono un popolo che trae alimento, e quindi la propria sopravvivenza, dalla terra e dal bestiame. Per le donne Himba prendersi cura del loro corpo è una questione piuttosto impegnativa, non possono utilizzare l’acqua per lavarsi e rinfrescarsi; l’unica cosa che possono utilizzare è l’otjize e lo applicano 2 o 3 volte al giorno. In una regione così arida l’acqua è considerata sacra dalla tribù degli Himba e solo agli uomini sposati è consentito utilizzarla per lavarsi ma solo in occasione di speciali cerimonie religiose. Oltre a cospargersi il corpo con la crema ottenuta dal burro e dall’ocra, le donne Himba, si profumano facendo veri e propri bagni di fumo “profumato”: all’interno delle capanne un piccolo fuoco permette di bruciare erbe aromatiche e la resina ricavata dalla Commiphora Multijuga. Il fumo, oltre a profumare il corpo e i vestiti, ha un effetto antibatterico. L’abbigliamento delle donne Himba è tradizionale e decisamente succinto, utilizzano solamente un semplice gonnellino di pelle di capra che si chiama ombuku, lasciano i seni scoperti e indossano sandali di cuoio. Anche gli uomini utilizzano un gonnellino, anche se spesso viene sostituito da tessuti e viene abbinato con indumenti non tradizionali come camicie o giacche che un po’ stonano con l’ambiente circostante. Le donne Himba adorano indossare monili di importanti dimensioni, sono per lo più realizzati in cuoio, ferro o rame e arricchiti con frammenti di osso; il gioiello più importante e prezioso viene ricevuto in dono dalla madre dopo aver dato alla luce il primo figlio: questa collana è realizzata con una grossa conchiglia, simbolo di fertilità, che proviene dai mari dell’Angola e che viene portato tra i seni. I capelli e le acconciature Himba hanno un ruolo importante e permettono di riconoscere lo status sociale degli individui all’interno della loro comunità, le giovani ragazze usano acconciarsi i capelli con due trecce rivolte in avanti mentre dopo la pubertà i capelli vengono sciolti e vengono realizzate numerose trecce rasta che vengono ricoperte dalla stessa crema di burro e ocra utilizzata per il corpo. Le acconciature delle donne Himba sono dei veri e propri capolavori, le donne sposate aggiungono una sorta di diadema realizzato in pelle di antilope, chiamato omarembe o erembe, le donne che diventano vedove rivoltano il singolare copricapo. I ragazzi giovani sono rasati ad eccezione di un lungo ciuffo di capelli al centro della testa intrecciati e rivolti all’indietro, una volta sposati gli uomini nascondono i capelli con un berretto che tolgono solo in due occasioni: per dormire o in caso di lutto. Per “lavare” i capelli, considerando la scarsità di acqua della zona, gli Himba utilizzano la cenere ottenuta bruciando rami ed erbe aromatiche. Gli uomini invece utilizzano la cenere mischiata al burro per cospargersi il corpo, a differenza di quella utilizzata dalle donne, questa crema non colora di rosso ma permette di idratare la pelle mantene

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