Alessia Lenoci

Founder Junior

Perchè nei paesi più "felici" e ricchi si è più infelici? Un invito alla riflessione...

14/03/2019, 18:48

Oggi mi sono imbattuta in un articolo del Sole24Ore dal titolo "Perché nei Paesi ricchi e «felici» ci si suicida di più che in Italia e in Grecia?". Secondo il World Happiness Report 2018 dell'Onu, i Paesi più felici del mondo sono Finlandia, Norvegia e Danimarca, seguiti da Islanda, Svizzera e Paesi Bassi. A quanto pare questi paesi detengono però anche il primato di suicidi, un dato inquietante e che indica che la felicità non risiede soltanto nei dati sulla disoccupazione, welfare e rating. Ciò che più mi ha colpito dell'articolo sopra citato è che la fascia più coinvolta dal disagio sia quella dei giovani (15 - 26 anni), quella di chi dovrebbe essere nel cuore della vita pieno di entusiasmo ed energia. Insomma, una realtà su cui riflettere, e sui avevo già iniziato a meditare durante questo viaggio in India. Quando si visitano paesi poveri, dove spesso l'indigenza è insopportabilmente ingiusta e pesante, la prima cosa che viene da pensare è che siamo fortunati, abbiamo cibo, casa, macchina, tutto quello che ci serve per vivere una vita dignitosa. Eppure quando si incontrano gli occhi di persone che vivono in paesi "terzomondiali" e si incontra il loro sorriso, la sensazione è che i veri sfortunati siamo proprio noi. Non ho mai visto sorrisi così luminosi e autentici qui in "Europa", se non forse nei neonati che hanno ancora purezza. Non ho mai sentito la gioia nei nostri bambini come quella che ho sentito in una scuola diroccata in mezzo al nulla. E mi sono chiesta qual'è il prezzo che paghiamo per avere tutto ciò che di materiale ci circonda? Cos'è che perdiamo nella corsa alla perfezione, all'efficienza, allo status, alla realizzazione di carriera, alla costruzione di case e palazzi? Perchè le nuove generazioni da noi sentono un vuoto e un disagio incolmabile se hanno tutto quello che gli serve per sognare? La società capitalista e consumista ci ha resi così distanti, soli, ognuno con i nostri problemi. Ci viene chiesto di produrre, consumare, essere all'altezza, da quando andiamo a scuola. E noi in Italia abbiamo ancora una parvenza di comunità intorno a noi. Ma nel Nord Europa il lavoro e la società non consentono la vulnerabilità. Ora, penso solo che dovremmo riflettere tutti su cosa significa essere felici e sul perchè di tanta infelicità. Ci riguarda tutti.

Alessia Lenoci

Founder Junior

Camminare a piedi nudi è cura e delizia!

14/03/2019, 15:56

Sono stata in India più di un mese e sono tornata da dieci giorni. Ho passato un mese nella natura sempre scalza e al mio ritorno ho dovuto rimettere le scarpe. Stare a piedi nudi mi manca tanto, così come mangiare con le mani. Oggi mi capita navigando in rete un articolo che dal titolo "Grounding: cos'è e tutti i benefici del camminare a piedi nudi sulla Terra", così leggo ciò che già sapevo e sentivo... ll Grounding è praticamente la “messa a terra”, il contatto del corpo con la terra, attraverso la quale viene condotta l’elettricità, come quando si cammina a piedi nudi sul prato. Da qui una sensazione soddisfacente che non è solo casuale, ma è il risultato del contatto del corpo proprio con la superficie della Terra.Perché? La Terra è una fonte naturale di elettroni e campi elettrici sottili, essenziali per il corretto funzionamento del sistema immunitario, la circolazione, la sincronizzazione dei bioritmi e altri processi fisiologici. La terra ha una carica negativa, così quando si cammina a piedi a piedi nudi gli elettroni fluiscono dalla terra direttamente nel corpo, dando una virtuale “trasfusione” di potere di guarigione.

Alessia Lenoci

Founder Junior

Provate a chiedere ad un bambino di 5 anni di fare una capriola. Provate…..provate.....forse non sa neanche cosa sia!

14/03/2019, 09:36

Al primo sole il parco giochi della nostra villa comunale si è rianimato con bimbi di tutte le età accompagnati da genitori o nonni.🌳🌳🌳 La mia attenzione si è fermata su quelli più grandini ( età 3/6 anni ), super coperti nonostante il caldo che c'era.😂😂Notavo quanto fossero impacciati e legati nei movimenti più semplici, tipo salire la scaletta dello scivolo, correre o saltare, avevano in generale una difficoltà di gestione dello spazio e del coordinamento. Non c'è da meravigliarsi, è normale: i bambini oggi vivono tra banchi, televisione, divano e frigorifero e quando fanno sport, lo fanno molto spesso in ambienti chiusi. Mancano di movimento autonomo e libero, come correre sui prati, salire sugli alberi, fare le capriole. Provate a chiedere ad un bambino di 5 anni di fare una capriola. Provate…..provate.....forse non sa neanche cosa sia!

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