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Maggio degli alberi - 2. IL SALICE
Il secondo albero, protagonista della giornata di oggi è il Salice. Un albero dalle molteplici proprietà. Sapete per esempio che dalla sua corteccia è nata l'aspirina?

Al mondo esistono oltre 300 specie racchiuse nel genere Salix; quasi tutte tendono a crescere in terreni umidi e proprio per questa ragione vengono spesso piantati lungo i margini dei canali per evitarne la corrosione ad opera del flusso d’acqua.
Quello in foto è il cosiddetto Il salice piangente (Salix babylonica) ed è uno dei maggiormente utilizzati per scopo ornamentale.
Resistente al freddo e al gelo, ama posizioni soleggiate tanto che in zone ombreggiate tende ad avere una crescita sofferta. Ha legno fragile. La moltiplicazione avviene per talea o margotta. Spesso vengono usati per bloccare l’erosione delle acque avendo radici che si diramano in superficie e a “rete”. In passato il salice era usato per produrre ceste e cappelli, sedie ma anche canne da pesca o trappole per pesci. In medicina, dalla corteccia si estrae la salicina la cui versione sintetica fu battezzata “Aspirina” nel 1897 da Felix Hoffmann.
La linfa e la corteccia sono infatti ricche di acido salicilico, un composto noto come blando antidolorifico e un buon antinfiammatorio.
Le prime tracce di utilizzo del salice come medicinale risalgono all’antico Egitto, ma ne viene menzionato l’uso anche in Assiria. Il greco Ippocrate ne descrisse le proprietà medicinali circa 400 anni prima di Cristo e i nativi americani lo utilizzavano frequentemente in molti rimedi tradizionali.
Significato e simbologia del Salice
Il termine Salice ha origini celtiche e il suo significato è “vicino l’acqua”. Il Salice sia dal punto di vista prettamente simbolico che naturale è fortemente legato all’elemento acqua e alla magia insita in essa. Per i Celti in particolare e per altri popoli in generale, il Salice era considerato una divinità femminile e il suo culto, legato ai cicli lunari e alla fecondità, ricoprì sempre una grande importanza nel corso dei secoli.
Sempre nella tradizione e nella cultura dei Celti, questo albero era considerato, nello zodiaco arboreo, il 5° albero dell’anno e racchiudeva il periodo del Calendimaggio.
Questo periodo cadeva tra il 12 aprile e il 15 maggio. Presso i popoli druidi, invece, il legno dei Salici veniva utilizzato per la costruzione di strumenti musicali. Con i rami, invece, realizzavano le ceste usate durante i sacri riti per deporre offerte. Nella Grecia antica il Salice era considerato, per eccellenza, l’albero in connessione con l’aldilà. Questo per via della facilità con cui i rami, una volta spezzati, si rigenerano e ricrescono. Per il popolo ebreo, i Salici erano invece considerati un alberi che avevano il potere di propiziare la pioggia e veniva venerato come tutto ciò che è legato all’acqua. Presso i popoli mesopotamici i Salici venivano utilizzati per lenire stati febbrili e reumatismi. A Roma, invece, venivano usati i rami di Salice (vimini) per la manifattura di ceste. In Britannia il Salice era legato al mondo delle streghe.
Significato del Salice Piangente
Secondo una tradizione, intrecciando due rami di Salice a formare una croce, si poteva predire la propria morte. Se la croce posta su una fonte sacra galleggiava la morte era vicina, se affondava il tempo era ancora lontano. Secondo il Cristianesimo, invece, i Salici piangenti assumevano il significato di castità e purezza. Inoltre, simboleggiavano, dato il portamento, il giusto atteggiamento da avere davanti a Dio. Prostrato e riverente. Secondo una leggenda cristiana, quando Gesù per l’ennesima volta cadde durante il percorso verso il Golgota, si aggrappò ai rami di un Salice per potersi rialzare.
Da allora questo albero assunse il significato di dolore e lacrime. Nel periodo medievale, si riteneva che, essendo legato alle divinità femminili e alle streghe, avesse il potere di emanare malefici. In oriente, invece, i Salici hanno avuto da sempre un simbolismo positivo. Rappresentavano, infatti, l’immortalità, l’eternità e la spiritualità. Per questo motivo il suo legno è utilizzato per la manifattura di statue, di colonne e di elementi di architettura sacra.