Alessia Lenoci

Founder Junior

Le divinità degli alberi

2020-05-30 09:14:38

Una divinità degli alberi (o divinità arborea) è una figura divina della Natura legata ad un albero. Tali divinità sono presenti in molte culture di tutto il mondo.

Spesso la figura dell'albero è legata all'immagine di una giovane donna come simbolo della fertilità della terra. Questa figura femminile può essere una fata, un folletto, un fantasma, una ninfa o anche una Dea.

Parlando della mitologia greca, una delle culture più vicine alla nostra, ne sono un esempio le Driadi, che vivevano sotto la corteccia della quercia e che se ne potevano allontanare, a differenza delle Amadriadi, destinate a perire con la pianta, le Meliadi, ninfe del frassino, le Cariatidi, abitatrici del nocciolo, le Eliadi che piangendo per la morte del fratello Fetonte sulle rive dell'Eridano, furono trasformate in pioppi, alberi dal significato funebre.


Le culture antiche attribuivano dunque agli alberi un grande significato, in prima analisi perché l'umanità cominciò a credere, gradualmente, che avessero un'anima e che con essi esistesse un legame ancestrale e cosmico, potente e rivelatore, capace di condizionarne le sorti ed il destino. Per questo, il primo tempio degli uomini fu il bosco ed a diversi alberi venne affidata la dimora di un Dio o attribuita una qualità peculiare dell'identità umana.

Con l'avvento del cristianesimo, tra i rami degli alberi, le ninfe lasciarono il posto alle teofanie mariane. Gli alberi ed i templi cari agli Dei, divennero luogo di meditazione e preghiera per i Santi

ed incarnazione dello spirito cristiano. Fu così che sorsero una serie di leggende riguardo ad apparizioni sacre tra le fronde degli alberi o degli arbusti e che nacque il culto delle "Madonne Arboree". Di origine antichissima, ma diffusosi in maniera impressionante nel corso del XV secolo, diede luogo ad una serie di santuari ancor oggi oggetto di assidua venerazione.


Tra Medioevo ed Età moderna cominciarono infatti a fiorire nuove ossessioni che vanno ad aggiungersi a vecchie credenze ed arcaiche forme dell'immaginario, non di rado mutandole. Così il bosco è spesso indicato come il luogo privilegiato delle riunioni delle streghe e di manifestazioni fantasmatiche e demoniache, oltre che sede della presenza di ambigue fate e degli gnomi.
In molti luoghi, anche nelle nostre campagne, non si aveva paura solo di fare brutti incontri con i briganti, ma anche con spiriti maligni ed altre creature oscure annidate tra boschi e selve. 


Al cospetto di un albero, non possiamo dunque  che misurarci con l'importanza che i nostri "padri" gli attribuivano, usando il medesimo rispetto sia nell'avvicinarci che nell'affidarci alla sua energia vitale. 


L'argomento va di certo appronfondito. Questo articolo, estrapolato da differenti fonti, è solo volto a ricordarci che un tempo la Natura aveva una sacralità. E penso che personalmente essa vada ritrovata perchè è la nostra storia, e anche il nsotro futuro.