Alessandra Solina

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Paura o FOBIA?

2019-04-03 20:32:20

La paura è un istinto naturale in tutti gli esseri viventi.

Ma quando diventa patologia?

La paura fa parte di quelle che vengono considerate dagli studiosi le “sei emozioni primarie o universali”, vale a dire delle sensazioni che non possono essere condizionate dalla cultura, dall’età o dal sesso di un individuo, ma che sono insite in ogni essere umano. Se la paura fa parte del patrimonio genetico umano, ed è utile in determinate situazioni di pericolo, quando, invece, viene diagnosticato un disturbo fobico?

Generalmente la fobia viene definita come una paura smisurata e viene individuata dallo stesso soggetto che ne soffre, in quanto si presenta con pensieri irrazionali e incontrollabili di fronte a una situazione che a livello razionale non dovrebbe incutere timore. E’ un’ansia eccessiva che paralizza al solo pensiero di trovarsi in una determinata situazione. Alcuni sintomi possono essere: tachicardia, sudorazione, senso di soffocamento, vertigini, disturbi gastro-intestinali, ecc.

Le fobie vengono divise in

  1. Tipo animali 
  2. Tipo situazionale
  3. Tipo ambiente naturale
  4. Tipo sangue-iniezioni-ferite
  5. Altro


Nel primo tipo troviamo l’entnofobia (fobia degli insetti), la cinofobia (fobia dei cani) e l’ailurofobia o elurofobia (fobia gatti).

Del secondo gruppo fanno parte l’aerofobia (fobia di volare), la catisofobia (di sedersi), la mageirocofobia (di cucinare) e la cherofobia (di essere felice). Una curiosità, quest’ultimo termine è stato tra i più ricercati in Italia nel 2018 su Google grazie alla canzone di Martina Attili nella trasmissione X-Factor. Mentre la scopofobia (paura di essere visti da altri) è un altro dei vocaboli più ricercato dagli italiani su internet l’anno passato.

Esempi del terzo gruppo sono, invece, l’acrofobia (fobia delle altezze), la brontofobia (dei temporali), l’idrofobia (dell’acqua) e la scotofobia (del buio)

Nel quarto tipo possiamo individuare l’emofobia (fobia del sangue) e la benelofobia  o tripanofobia (degli aghi e delle siringhe).

Nell’ultimo gruppo si trovano le fobie più strane come, ad esempio, l’hippopotomonstrosesquipedaliofobia (fobia delle parole troppo lunghe), l’alliumfobia (dell’aglio), la papafobia (del papa) oppure la peladofobia (dei calvi).


Per molti potranno sembrare assurdità, ma secondo l’”European Study on the Epidemiology of Mental Disorders”, il 5,7% degli italiani soffre di almeno un disturbo fobico nel corso dell’esistenza.