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L'insostenibile leggerezza dell'essere.

2019-09-22 14:41:58

L' insostenibile leggerezza dell' essere

L' insostenibile leggerezza dell'essere.

Quando conosciamo una persona, tutti noi, è la natura umana, mettiamo in atto un "sistema di difesa" che nella nostra odierna società è sicuramente influenzato in maniera ancor più negativa, anche se il vecchio detto "la prima impressione è quella che conta" per la stragrande maggioranza delle persone, è sempre valido.

Certamente il vivere in una società dove siamo ogni giorno letteralmente "bombardati" da un sacco di notizie negative, conseguenza di una talvolta inaudita violenza, ha un impatto immediato sulla nostra capacità di selezionare le persone. E, per quanto ci sforziamo  di essere positivi,  di porgere "l'altra guancia" , il nostro cervello elabora il pensiero negativo ma "prudente" della diffidenza verso il nostro prossimo. L'altro, sopprattutto lo "straniero" è nell'immaginario collettivo l'incarnazione del "male" e per questo sviluppiamo "le nostre difese" escludendo l'apertura verso molte  persone. Per spiegargli meglio preferiamo non avere alcun rapporto sociale, che sarebbe la "normalità" ed operiamo la  nostra scelta di frequentare una cerchia ristretta di persone. Quindi in caso di indisponibilità di queste poche persone optiamo per un "isolamento di opportunità" .

Per me  questo comportamento è "un''insostenibile leggerezza dell'essere" perché la selezione che noi abbiamo operato in maniera esagerata, prima o dopo   <ci chiede "il conto" e rischia di isolarci sempre di più. Non c'è uno specifico rimedio , semplicemente è attraverso un atteggiamento di apertura verso gli altri che possiamo riuscire a combatterla. Soltanto così saremo vincenti, non completamente diffidenti, ma attenti,